Dubbi condivisi, fondamentalmente, quelli sulla sicurezza della popolazione: già qualche tempo fa, alla notizia della necessità di tagliare le spese dell’illuminazione pubblica e, di fatto, ricorrere alla proposta “Cieli bui”, l’assessore Aristide Peli aveva posto come condizione la tutela e la salvaguardia del benessere della popolazione.
E durante l’ultimo consiglio comunale, anche la minoranza si è detta scettica su questa decisione: Licia Leoni, in particolare, afferma di non ritenere alcun punto luce superfluo e che “l’illuminazione pubblica significa sicurezza”, principio fondamentale che va mediato, ovviamente, con la necessità di risparmiare.
Poche, però, le alternative: da spending review il risparmio da raggiungere entro la fine di questo 2012 raggiunge i 4.000 euro e, anche in accordo con Enel Sole, gestore dell’illuminazione, si dovrà decidere quali lampioni sopperire evitando accuratamente i centri abitati e le strade più battute, ma pur sempre eliminando qualche punto luce.
Mani legate, quindi, per l’amministrazione polavenese che ribadisce l’attenzione alla tutela dei cittadini, ma che, pur con buona volontà, di vedrà costretta a operare dei tagli.