Piano sociale di Valle tra ristrettezze e necessità
di Erregi

Un compito non facile, per la Valtrompia, quello di mediare tra le necessità della popolazione e le ristrettezze economiche: il nuovo Piano sociale del triennio 2012-2014 deve fare i conti con minori risorse

 
Da un lato minori trasferimenti statali e un taglio da un milione e 400 mila euro e dall’altra le necessità sempre più pressanti e pesanti della popolazione, altrettanto colpita dalla crisi economica.
 
Un clima non facile per la stesura del Piano sociale triumplino che, comunque, mette d’accordo tutte e 30 le associazioni firmatarie.
 
Presentato qualche giorno fa alla presenza di rappresentati di varie realtà associative, fondazioni e cooperative locali, il documento ha ovviamente risentito del taglio al terzo settore, ma non mancano gli esempi positivi e la voglia di fare.
 
Innanzitutto si è cercato di mantenere lo standard dei servizi a domicilio e, l’esempio di Civitas è da lodare, in quanto ad ottimizzazione delle poche risorse disponibili: bilanci in attivo, sebbene con utili non stratosferici, per la partecipata della Comunità Montana.
 
All’incontro erano presenti le autorità del settore: da Gabriele Zanolini presidente dell’assemblea dei sindaci, a Gian Maria Giraudini, presidente  dell’Asl, passando per l’assessore Andrea Porteri e per Maria Cristina Saiani del Forum del terzo settore.
 
Ci si aspetta un futuro incerto, fatto di finanziamenti scarsi e mirati, nel breve periodo e su specifici progetti condivisi e comprensoriali, ma ci si rivolgerà anche al mondo del privato e, lavorando insieme, sempre con attenzione al poco denaro sul tavolo, si cercherà di andare incontro alle ovvie necessità della popolazione.