Day Hospital gardonese passo importante
di Erregi

Si è tenuta pochi giorni fa l'inaugurazione della servizio di day hospital di ematologia all'interno del presidio ospedaliero di Gardone Val Trompia, segno di un'attenzione degli Spedali civili verso il territorio

 
Un segno positivo, per l’ospedale, per il territorio, per i malati. L’apertura ufficiale del nuovo day hospital di ematologia a Gardone, che ha trovato spazio al settimo piano dell’ospedale in condivisione con il day hospital oncologico, «è un deciso passo in avanti nell’integrazione fra territorio e ospedale per risultati sempre più importanti», come ha rimarcato il direttore sanitario Luigi Leone.
 
Apre ufficialmente i battenti lunedì il nuovo servizio che nasce grazie all’impegno degli Spedali Civili e del responsabile del servizio di ematologia cittadino dottor Giuseppe Rossi, uniti alla solidarietà triumplina che ha visto imprenditori e associazioni insieme.
 
Ma il nuovo day hospital deve molto anche al dottor Pierangelo Guizzi, responsabile del’unità di ortopedia e tessitore di rapporti, e alla dottoressa Chiara Bottelli, che unitamente al dottor Alessandro Re, porterà avanti il servizio.
 
Un servizio che, ha sottolineato il dottor Rossi, «avrà le stesse qualità di quello di Brescia, nonché identici protocolli anche sperimentali con il valore aggiunto di un ambiente confortevole a due passi da casa per i triumplini». L’ospedale di Gardone fa dunque un passo avanti importante, tanto più significativo se si considera la chiusura di alcuni servizi nei mesi scorsi.
 
«Un fatto questo - ha detto il direttore sanitario della struttura cittadina dottoressa Derelli – che sta a dimostrare l’attenzione con cui l’azienda Spedali Civili guarda a Gardone, nel cui presidio viene portata avanti un’attività di qualità».
 
Un’attenzione ricambiata dal «radicamento e dallo sguardo d’insieme del territorio verso il proprio presidio sanitario» ha avuto modo di ricordare il direttore amministrativo Ezio Belleri. «I pazienti del servizio- ha ricordato ancora il dottor Rossi - saranno anche supportati dal reparto di Medicina, grazie al dottor Cerudelli, perché non è  infrequente che il paziente ematologico abbia necessità di attenzione anche da questo servizio».
 
È la sinergia che rende il tutto possibile, una sinergia che si sviluppa anche attraverso la vicinanza, non solo fisica, con il servizio di oncologia di cui è responsabile la dottoressa Patrizia Marpicati. In totale il piccolo reparto ha in dotazione una decina di posti che saranno utilizzati sia dall’ematologia, sia dall’oncologia.
 
«Il progetto è stato possibile anche grazie all’impegno di persone come Cesare Giovanelli, Luigi Bernardelli, Luigi Palini, Dino Brunori dell’associazione Aido, Monica Giovanelli, nonché anche al sostegno degli imprenditori Mario e Tiberio Assisi, Rino Mario Gambari e Adelio Bozzoli »,ha ricordato il dottor Guizzi.
 
Anche per il futuro i progetti a Gardone non mancano: così è per la borsa di studio messa a disposizione dalla Fondazione Beretta. «Il team di radiologia- chirurgia e oncologia- ha spiegato Guizzi indirizzandosi ad Anna Catturich Beretta – sta lavorando nella direzione giusta e un dato su tutti rende merito a questo impegno. Sono aumentati infatti del 55 per cento i casi di neoplasia mammaria trattati dalla chirurgia gardonese, un segno questo della professionalità di un approccio multidisciplinare alla malattia».
 
Fonte: Flavia Bolis, "Giornale di Brescia".