La segreta illusione di «Argo»
di Andrea Alesci

Nel corso della crisi degli ostaggi del 1979 in Iran la Cia escogitò una delicatissima missione per riportare in paria sei cittadini americani, orchestrata con l'aiuto di Hollywood e la realizzazione di un fantomatico film di fantascienza intitolato "Argo"

 
Manca meno di una settimana all’uscita italiana di Argo, film diretto e interpretato da Ben Affleck. Giovedì 8 novembre la pellicola prodotta dalle Warner Bros sarà in sala per raccontare la storia di un’azione segreta compiuta nel corso della crisi degli ostaggi del 1979 in Iran per liberare sei cittadini americani.
 
A disseppellire il segreto di questa piccola storia l’ex presidente Usa Bill Clinton, quindi il saggio di Antonio Mendez “The Master of Disguise” e ora lo svelamento mondiale grazie alla potenza del cinema.
 
Un titolo (Argo) che riprende il titolo del film che nel 1979 Hollywood mise in piedi per restituire la libertà ai sei ostaggi americani.
 
Un lungo flash back ai delicati drammatici giorni di trentatré anni fa, quando l’architettura di una finta pellicola consentì di portare a compimento una missione di esfiltrazione della Cia e allora resa realtà grazie a una vera produzione hollywodiana.
 
Tutto comincia quando l’ambasciata americana di Teheran viene assaltata dai rivoluzionari: i suoi impiegati furono tenuti in ostaggio per 400 giorni, ma sei cittadini americani riuscirono a fuggire, trovando rifugio clandestino presso l’ambasciatore canadese.
 
E qui entra in gioco l’illusione di “Argo”, propinata a tutto il mondo come l’intenzione di girare un film di fantascienza in Iran, in realtà delicatissimo piano per riportare in patria quei sei cittadini Usa.
 
Qui sotto il trailer del film in uscita il prossimo 8 novembre.