Bovezzo: in prigione per furto e violenza
di Redazione

Il 14 settembre un 33enne pachistano derubò, picchiò e tentò di violentare una cingalese di 29 anni per la dote che serviva al suo matrimonio in Pakistan. Dopo un mese di ricerche i carabinieri di Nave l'hanno trovato: ora l'uomo è in carcere

 
Derubare una donna e arrivare a picchiarla per estorcerle una somma da portare con sé in Pakistan, dove avrebbe dovuto sposarsi.
 
Voleva a tutti i costi il denaro per la sua dote di matrimonio il 33enne che i carabinieri di Nave hanno arrestato pochi giorni fa dopo avergli dato la caccia per oltre un mese e mezzo.
 
Infatti, la violenza si è verificata lo scorso 14 settembre a Bovezzo, quando l’uomo aveva assalito una conoscente cingalese, cercando poi di violentarla.
 
Il 17 settembre la ragazza aveva denunciato il fatto al comando navense, spiegando come il pachistano si fosse introdotto in casa, mettendole a soqquadro e derubandola di monili d’oro (per un valore poi stimato di 12 mila euro); al ritorno della donna a casa, l’uomo aveva poi tentato di violentarla sessualmente e alla sua reazione l’aveva presa a pugni in faccia e sulle gambe, mandandola in ospedale con una prognosi di dieci giorni.
 
Con la denuncia, però, la donna non era riuscita a fornire una precisa descrizione dell’identità dell’aggressore: di qui il fitto lavoro di ricerca messo in moto dalle forze dell’ordine, sino alla pista buona che proprio nei giorni scorsi li ha portati al suo nuovo domicilio cittadino.
 
Il 33enne aveva già pronta una valigia (zeppa dei gioielli rubati e ancora da piazzare) e il biglietto d’aereo di sola andata che il 5 novembre l’avrebbe riportato in Pakistan.
 
Invece, mercoledì 31 ottobre il Gip ha confermato il fermo dell’uomo e poi disposto la sua custodia cautelare in prigione con l’accusa di furto, lesioni personali e violenza sessuale.