A Villa un documentario sulla mafia tra Valtrompia e Garda
di Andrea Alesci

Lunedì 5 novembre alle ore 20.30 a Villa Glisenti viene proiettato il documentario "Sei sicuro? La piovra a Brescia" (registi Fabio Abati e Igor Greganti), realizzato da alcuni studenti universitari insieme alla rete antimafia di Brescia

 
Spesso tendiamo a bollare la mafia come qualcosa di lontano, qualcosa che non ci riguarda, qualcosa che sentiamo soltanto in quella scatola della lontananza che è la televisione.
 
Ma gli atteggiamenti mafiosi sono tutt’intorno a noi, ci sfiorano con i suoi tentacoli tutti i giorni. In questo contesto si inserisce “Sei sicuro? La piovra a Brescia?”, documentario realizzato da un gruppo studenti universitari con la rete antimafia Brescia.
 
Un lavoro che lunedì 5 novembre giungerà anche in Valtrompia, quando alle 20.30 sarà proiettato nella sala conferenze di Villa Glisenti, grazie alla collaborazione del gruppo consiliare “Liberamente Villa Carcina”.
 
Già mostrato in diversi luoghi della provincia e in città, il film è stato diretto da Fabio Abati e Igor Greganti e racconta il percorso attraverso cui un giovane bresciano prende coscienza della realtà criminale che ha infiltrato la sua Provincia.
 
Un approfondimento sul tema dei beni confiscati e del mondo del “movimento terra”, con un'illustrazione delle realtà del Lago di Garda e della Valtrompia. Tutto questo attraverso l’analisi di carte giudiziarie e le testimonianze dirette di chi queste verità le conosce molto bene: forze dell’ordine, vittime e pentiti.
 
“Il malaffare – dicono i due videomaker – è un tema sempre presente negli articoli di giornale, ancor di più in questo periodo sembra prevalere nella cronaca locale e nazionale. Vengono coinvolte persone con alto livello di responsabilità politica, leggiamo di fatti di corruzione, legami tra politica e sistema mafioso, di sistema politico malato e di collusione. Così, ci siamo chiesti: a che punto siamo arrivati? Il nostro territorio è estraneo a questo tipo di fenomeno? Quali sono le conseguenze politiche e sociali?”.
 
Domande che non possono essere schivate, peché il futuro sia sgombro di ambigui atteggiamenti, favoritismi celati, violenze di un sistema che cerca di stritolare la civiltà come una famelica piovra.
 
Qui sotto il trailer del documentario.