Gardone aliena immobili in vista di tre nuovi progetti
di Andrea Alesci

L'amministrazione comunale ha pubblicato due bandi per l'asta pubblica dell'ex edificio Enel e di un'area in via Giusti: così reperirà fondi per sistemare la malga Lividino, mettere a posto la strada verso Caregno e partecipare a un progetto del Gal Gölem

 
Alienare beni comunali è una delle risorse delle amministrazioni per reperire liquidi e finanziare così progetti che abbiano una ricaduta sociale. In questo senso il Comune di Gardone ha deciso di vendere due aree di sua proprietà, predisponendo due bandi già consultabili sul sito web.
 
Si tratta dell’ex edificio Enel (1.000 metri quadrati di cui 700 edificabili) e di un’area di 600 metri quadrati sita in via Giusti (420 edificabili), che porteranno nelle casse pubbliche rispettivamente 460 mila e 130 mila euro.
 
Due aste che, una volta completate, consentiranno al Comune gardonese di disporre di liquidi sufficienti per portare a compimento tre progetti.
 
“Il primo – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Fausto Gamba – riguarda la riqualificazione della malga Lividino, quindi la messa in sicurezza della strada che da Magno porta ai Piani di Caregno (asfaltatura, interventi di recupero con drenaggio delle acque, posa di nuovi guardrail). Infine, la partecipazione a un progetto promosso dal Gal Gölem (con cofinanziamento al 90% della Regione Lombardia) per l’installazione di infopoint, la posa di cartelli floro-vivaistici e la creazione di zone di sosta con panche e tavoli. Parte delle alienazioni – precisa l’assessore Gamba – vanno a coprire il cofinanziamento, parte serviranno per il recupero del centro storico".
 
Nelle foto, dall'alto in basso: l'immobile in via Giusti e l'ex edificio Enel alienati dal Comune.