Le agevolazioni sulla casa della Regione Lombardia
di Redazione

L'ente regionale ha messo in campo alcune forme di tutela sul diritto alla casa: aiuti per l'acquisto da parte di coppie giovani, sostegno a chi fatica nel pagare il mutuo o l'affitto, istituzione di un apposito fondo per il disagio acuto

 
Sono diverse le forme di tutela del diritto alla casa che la Regione Lombardia ha promosso, cominciando dalle agevolazioni alle giovani coppie per l’acquisto della prima casa: infatti, in collaborazione con l'Abi è previsto l’abbattimento di due punti percentuali del tasso di interesse del mutuo.
 
Agevolazioni che vanno poi anche a sostegno dei cittadini lombardi in difficoltà nel pagamento del mutuo. È prevista la possibilità di sottoscrivere accordi con gli istituti bancari per superare il periodo di disagio economico.
 
Inoltre, sono previsti contributi anche ai cittadini che hanno difficoltà nel pagamento dell'affitto e contributi straordinari ai cittadini che hanno perso il posto di lavoro o sono stati colpiti da sfratto.
 
Un fondo di sostegno per il disagio acuto messo in atto in collaborazione con i Comuni lombardi per sostenere le fasce sociali più deboli nel pagamento del canone di locazione, attraverso contributi per l’affitto che verranno corrisposti direttamente ai proprietari degli immobili, al fine di evitare sfratti o aumenti dei canoni.
 
Requisiti di partecipazione saranno il possesso di un Isee-Fsa sino a 4.000 euro, la titolarità di un contratto di locazione valido e registrato per unità immobiliare sita in Lombardia, la residenza anagrafica nell’alloggio locato a titolo di abitazione principale, la cittadinanza italiana o di uno Stato dell’Unione Europea.
 
In caso di cittadinanza di altro Stato essere in possesso del permesso di soggiorno e della residenza da almeno 10 anni nel territorio nazionale o da almeno 5 anni in Lombardia.
 
I richiedenti non dovranno inoltre essere proprietari di alloggi in Lombardia adeguati alle esigenze del nucleo familiare e le unità immobiliari non dovranno essere incluse nelle categorie catastali A1, A8 e A9 o avere una superficie utile netta superiore ai 110 mq La domanda di contributo si presenta fino al 31 ottobre compreso al Comune o ad un Caaf convenzionato.
 
Il contributo massimo riconoscibile è pari ad 1.200 euro. Il Comune liquiderà prioritariamente le domande valide con un Isee-fsa sino a 3.500 euro e, successivamente, quelle con Isee-Fsa sino a 4.000 euro sino a esaurimento dei fondi complessivamente destinati al bando.
 
Il Comune, prima dell’erogazione del contributo, verificherà la condizione di disagio economico acuto del nucleo familiare e attiverà procedure di controllo a campione, sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive di certificazione e sui requisiti d’accesso al contributo.