Volontari e agenti contro il bracconaggio
di Erregi

Sono sempre numerosi, nonostante regole rigide e multe salate, gli interventi di volontari e forze dell'ordine per arginare il fenomeno del bracconaggio. E dietro alle segnalazioni c'è spesso un cacciatore che si comporta onestamente

 
Caccia e bracconaggio non sono sinonimi, né tali sono da considerare: dietro alla segnalazione agli organi preposti di sospette attività di bracconaggio, infatti, c’è sempre più spesso un cacciatore.
 
Stanchi di essere trattati e considerati alla stregua di killer o sadici, i cacciatori, quelli onesti, sono i primi a battersi perché le regole vengano rispettate.
 
E se, da un lato, è vero che il fenomeno del bracconaggio non accenna a diminuire o, comunque, non sensibilmente o rapidamente come si vorrebbe, è vero anche che sempre più associazioni di cacciatori dimostrano grande collaborazione sia con i volontari del Wwf che con gli agenti preposti al controllo.
 
Trappole, richiami acustici elettromagnetici, “archetti” o addirittura reti per l’uccellagione vengono trovati in continuazione, così come si trovano bracconieri in possesso di uccelli proibiti, sia da utilizzare come richiamo vivo, sia già morti, ma va sottolineato che sempre più cacciatori stanno lavorando nella stessa direzione delle forze dell’ordine.