Un’aggregazione che promette importanti e positivi sviluppi, quella proposta dal Consorzio Armaioli Italiani di Gardone, che si fa promotore ed ente capofila del progetto condiviso da 15 imprese triumpline del settore armi sportive e che ha portato, lo scorso 4 ottobre, alla formazione di un’Associazione temporanea d’impresa.

 

Dell’Associazione fanno parte oltre al Consorzio Armaioli Italiani che è il Capofila, ‘Fabbrica d’Armi Pietro Beretta S.p.A.’, ‘Davide Pedersoli & C snc’, ‘F.lli Tanfoglio snc’, ‘Antonio Zoli Srl’, ‘FAIR Srl’, ‘F.A.P. F.lli Pietta snc’, ‘Caesar Guerini Srl’, ‘FABARM S.p.A.’, ‘Kimar Srl’, ‘Fausti Stefano Srl’., ‘Investarm S.p.A.’, ‘Poli Nicoletta & C. snc’, ‘Fabbrica d’Armi Olmi’ e ‘Brugar snc’, tutte rappresentanti d’eccellenza della filiera delle armi sportive.

 

Obiettivo primario della decisione di unire le forze è quello di alleviare il peso economico-burocratico e gestire una politica comune di marketing, primo passo verso la futura formazione di una vera e propria rete d’impresa del settore, da sempre sogno del ConArmi, presieduto da Pierangelo Pedersoli (foto).

 

Il primo frutto di questo sodalizio, poi, sarà la gestione computerizzata del rapporto con Questura ed enti di pubblica sicurezza, oltre alla digitalizzazione delle pratiche burocratiche che stanno dietro al commercio di armi sportive: in questo modo la sicurezza è incrementata e la tracciabilità del prodotto è più semplice, più veloce e più economica.

 

Solo con il tempo si potrà stabilire quanto e se questo primo progetto pilota possa essere una solida base per la rete d’imprese auspicata, ma, nel frattempo, il piano di ConArmI e degli aderenti ha ricevuto il sostegno della Regione tramite il bando Ergon Azione 1, che riguarda il settore manifatturiero e che co-finanzia i progetti meritevoli come questo.