Si allunga la galleria sotto il «Büs del Tof» di Noboli
di Andrea Alesci

Ai primi di agosto Nadia Bocchi e il marito Luca Pedrali di Progetto Sebino si sono immersi nella località saretina, tornando alla luce con una nuova topografia sotterranea che ha evidenziato una galleria lunga più di 500 metri verso la zona di Vesalla

 
Siamo uomini di superficie, abituati a mettere un piede avanti all’altro saldamente sopra la Terra. Ma che cosa si nasconde sotto quella crosta che abitiamo, nelle grotte, negli anfratti e nei tunnel che non vediamo mai?
 
A dircelo ci sono uomini e donne che noi chiamiamo speleologi, esploratori delle viscere rocciose che stanno sotto i nostri piedi. E là sotto, sotto la superficie della Valtrompia si sono immersi Nadia Bocchi assistita dal marito Luca Pedrali, tornando all’aria aperta con una nuova mappa: la topografia sotterranea delle gallerie sommerse sotto l’abitato di Noboli, frazione di Sarezzo.
 
Nadia e Luca sono speleosub di quel “Progetto Sebino” che dal 2003 accorpa quattro associazioni speleologiche (G.S. Valle Imagna, Speleo Valtrompia, G.S. Montorfano, Speleo Cai Lovere) e mette a disposizione degli enti pubblici i dati raccolti nel corso delle esplorazioni sotterranee.
 
“Il 4 agosto scorso Nadia e Luca – racconta Max Pozzo – sono partiti dal Büs del Tof a Noboli e sono scesi nell’ignoto, percorrendo 100 metri in più rispetto ai 320 metri già esplorati della risorgenza e riemergendo sotto un ambiente verticale che, con l’attrezzatura subacquea, non era possibile scalare, ma oltre il quale si intravvedeva un cunicolo e si sentiva un rumore di cascata. Una galleria che complessivamente supera i 500 metri, spingendosi fin sotto l’abitato di Vesalla in comune di Brione, e che lungo la via del ritorno ha evidenziato anche una diramazione laterale completamente sommersa e buia, già segnata come meta della prossima spedizione”.
 
Con Nadia Bocchi e Luca Pedrali c'era la solita "banda del Tof" (Fabio Gatti, Laura Rescali, Ivano, Giuliano "Conte" Mazzotti e Max Pozzo) insieme ad Andrea Belotti e Massimiliano Mannone dell'A.S. Bresciana.
 
Un’esplorazione, quella del Büs del Tof, già iniziata negli anni Trenta, giunta nel 1983 alla scoperta di un collegamento al pianoro di Vesalla dove si trova il Fieraröl di Vesalla, che verrà prossimamente esplorato. E come tante altre divenuta un’opportunità per conoscere il posizionamento degli acquiferi carsici, riserve d’acqua custodite dalle nostre montagne. Nascoste nel buio di un mondo sotterraneo ai più sconosciuto.
 
Per restare aggiornati sugli sviluppi delle esplorazioni svolte in Valtrompia e in altre zone della provincia è possibile seguire i post pubblicati sul blog di Progetto Sebino.
 
Nelle foto, dall'alto in basso: la "banda del Tof" all'ingresso della risorgenza a  Noboli, due immagini di Nadia Bocchi, Nadia Bocchi insieme a Luca Pedrali in immersione nel Büs del Tof.