Vigorito: «Lega Pro torneo tosto, ma noi emergeremo»
di Alessio Andreoli

Il numero uno del Lumezzane fa il punto della situazione dopo due giornate di campionato, vedendo il Lecce con qualcosa in più delle altre squadre, ma sottolineando che "i conti si faranno a fine maggio"

 
Scrollarsi di dosso le critiche con una prestazione da migliore in campo. Mauro Vigorito, uno dei protagonisti della sfida tra Pavia e Lume, è stato ospite ieri sera nel salotto di “Parole di Calcio” in onda sulle frequenze di Teletutto.

“Domenica al Fortunati era importante per me, parlo personalmente, dare risposte positive sul campo, anche se avrei preferito prendere i 3 punti in palio. Sono convinto che la squadra stia lavorando davvero bene e se continuiamo così le cose saranno più naturali e gireranno a nostro favore.
 
Nel primo tempo – continua Vigorito – abbiamo faticato a creare gioco perché loro erano arroccati, praticamente quasi dieci uomini in difesa. In fase di costruzione abbiamo trovato molte difficoltà, perché non c’erano spazi e varchi liberi. Noi siamo una squadra – ammette il portiere rossoblù – che cerca di arrivare al gol attraverso azioni manovrate, cercando dunque di creare gioco. Siamo andati meglio nella ripresa”.

Il numero 1 ex Triestina parla poi del campionato: “Come in ogni stagione la Prima Divisione si presenta come un torneo tosto e duro. Ogni gara è una storia a sé e per questo bisogna essere sempre concentrati. Il Lecce ha sicuramente qualcosa in più per puntare alla promozione diretta, ma nel nostro girone ci sono anche altre squadre ben attrezzate. Solo a maggio vedremo chi la spunterà”.

Infine, Vigorito parla anche del suo esordio in Serie A: “Ho praticamente fatto le trafila nelle giovanili del Cagliari dagli Allievi alla Primavera. Arrivato qui venni aggregato come terzo portiere alla Prima Squadra. Feci molta panchina fino a quando venni chiamato in causa, avendo così la fortuna di esordire in Serie A contro la Fiorentina (foto 1). Entrai sull’1-0 per loro e la gara finì 2-2. Il gol me lo fece un certo Jovetic…”.