Tre inchini mondiali a sua maestà Carlo Manfredi Zaglio
di Andrea Alesci

Domenica 16 settembre il biker saretino del Team Bike Gussago ha conquistato Balneário Camboriú (Brasile) il suo terzo titolo di campione del mondo, categoria Master 3. Un 2012 da favola già impreziosito dai titoli italiano ed europeo

 
Ancora lui: Carlo Manfredi Zaglio. Un nome e una certezza di vittoria. Celebra con un altro titolo mondiale (il terzo) il suo eccezionale stato di forma l’atleta saretino che dall’inizio dell’anno veste la casacca del Team Bike Gussago.
 
Un titolo di campione del mondo conquistato domenica sul tortuoso e impervio tracciato brasiliano di Balneário Camboriú, popoloso comune situato a sudest nel Paese verdeoro e dove il forte biker triumplino era stato il migliore del mondo nella sua categoria (Master 3) già nel 2010, bissando il titolo mondiale conquistato l’anno prima nella cittadina francese di Praloup.
 
Un 2012 da favola per Carlo Manfredi Zaglio, già vincitore lo scorso 24 giugno del titolo europeo a Kranjska Gora (anche questo il suo terzo) e campione italiano in carica.
 
Una gara che il biker saretino ha cercato di dominare con continui allunghi per sfiancare il detentore del titolo e idolo di casa Abraao Acevedo.
 
“Eravamo rimasti in tre – racconta Carlo Manfredi Zaglio –: io, il brasiliano e il sudafricano (Nico Pftizenmaier, ndr). All’imbocco della discesa ho accelerato per prenderla in testa, sono sceso molto prudente facendo attenzione a chiudere le traiettorie per non farmi sorpassare, perché nel primo giro la gara la si può solo perdere.
 
Poi – continua il campione sarertino –, iniziata la salita del secondo giro il sudafricano ha ceduto, mentre Acevedo ha tenuto, accusando però un po’ di stanchezza, che nel terzo giro si è tradotta in una quindicina di secondi di vantaggio per me. Poi, anche lui ha ceduto e nel quarto giro ho preso più margine e ho cominciato a procedere regolare per non ‘bruciarmi’ le gambe e scongiurare i crampi; in discesa ho fatto attenzione a non incappare in rotture, forature o cadute. Il quinto e ultimo giro il pubblico mi ha dato la forza per tirare ancora, sino al finale, quando Enzo (della Biker Pro, ndr) mi ha dato la bandiera italiana. Così ho attraversato la linea del traguardo, emozionatissimo e con il tricolore in mano”.
 
Una vittoria che ha consegnato per distacco (oltre 3’ su Acevedo) il titolo di campione del mondo a Carlo Manfredi Zaglio, un italiano della Valtrompia.