Un podio tutto triumplino alla «Maratona dell'acqua»
di Redazione

Nella manifestazione che si è cosa domenica 9 settembre lungo le sponde bresciana e bergamasca del lago d'Iseo ha vinto il concesiano Nicola Venturoli sul saretino Tito Tiberti. Terza piazza per Alfredo Corsini di Bovegno

 
Oro, argento e bronzo: bottino pieno per la Valtrompia alla “Maratona dell'acqua”. Non sono tornati i tempi “mitici” di Gianni Poli, ma il talento dei nostri concittadini per le corse di lunga lena è una costante della storia locale.
 
42,195 chilometri da Iseo a Lovere, sui saliscendi della Franciacorta e poi sul torrido lungolago da Sarnico a Lovere, in terra bergamasca. S’impone il 26enne di Concesio Nicola Venturoli sul 31enne di SarezzoTito Tiberti e sul più esperto Alfredo Corsini, di Bovegno.
 
Il percorso non scorrevolissimo e la calura domenicale non hanno permesso prestazioni cronometriche di gran rilievo, anzi hanno penalizzato i concorrenti (soprattutto i tanti che hanno concluso la loro prova ben oltre mezzogiorno).
 
Ciononostante, il valore dell’agone “uomo contro uomo” non è intaccato. Davanti a oltre 400 maratoneti e quasi 800 staffettisti, la competizione si sviluppa lungo il fil rouge di un duello a due tra Venturoli e Tiberti, con il caparbio Cosini a inseguire.
 
Nicola Venturoli – portacolori del bresciano Club Sportivo San Rocchino – conduce una gara sostanzialmente regolare, con una prima metà leggermente più veloce della seconda e rimonta intorno al km 33 Tito Tiberti, che invece veste la maglia “straniera” della blasonata Ginnastica Comense 1872.
 
Ma leggiamo il racconto di prima mano del maratoneta saretino.
 
“Tornato da un periodo di allenamento in alta quota al Sestriere, volevo riassaporare il gusto della competizione in vista del mio primo obiettivo autunnale: la veloce maratona di Berlino del 30 settembre.
 
Il mio tecnico, il valsesiano Fabrizio Anselmo, aveva programmato per me un test da 30-32 km a ritmo sostenuto e io non ho resistito al richiamo di una competizione sulle sponde del Lago per svolgere il mio compito. Sapevo che avrei trovato atleti di livello e un clima caldo, ma gli stimoli che offre la gara fanno dimenticare certe difficoltà addizionali e così alle 9.30 di domenica ci siamo trovati sulla linea di partenza in centro a Iseo.
 
La gara è vissuta sin dalle prime battute secondo un copione abbastanza semplice: la mia fuga “a scadenza” e l’inseguimento dell’amico Nicola; il più forte pretendente al ruolo di terzo incomodo (Emanuele Zenucchi) ha abbandonato la gara anzitempo e ci siamo trovati a giocare al gatto con il topo.
 
Nel momento in cui il mio test è finito, Nicola mi ha riagganciato e proseguendo su un ritmo regolare si è involato verso il traguardo in solitaria. Per me sarebbe stato troppo dispendioso continuare a spingere per altri dieci chilometri: la maratona non è uno scherzo e se non se ne corrono più di tre ad alta intensità nell’arco di un anno è perché ragioni fisiologiche suggeriscono di dare all’organismo tempi di recupero adeguati.
 
Devo però ammettere che se il mio vantaggio fosse stato più ampio e il riaggancio fosse avvenuto in prossimità dell’abitato di Lovere avrei provato a vincere la gara. Invece Nicola è stato bravo a non lasciarmi troppo margine, strategicamente è stato accorto e senz’altro non gli manca la stoffa del fondista.
 
Certo, una sfida dal primo all’ultimo metro sarebbe stata più entusiasmante, ma – dal momento che siamo entrambi intenzionati a recitare un ruolo da protagonisti nella Maratona di New York a novembre, credo che sarà quella l’occasione della rivincita.
 
Una volta persa la testa della corsa ho solo pensato ad arrivare: in effetti Alfredo Corsini, anch’egli caro amico ed ex compagno di squadra con la maglia di Atletica Gavardo, era troppo distante (e – ahilui – troppo sofferente per il caldo) per potermi impensierire. Fa un certo effetto vedere un podio tutto valligiano, una sensazione piacevole di ... casa!”.
 
Nicola Venturoli apre così il suo autunno di corse su strada, accaparrandosi anche il titolo di Campione regionale di maratona e festeggiando la recente laurea in Medicina. Alfredo Corsini in beffa all'anagrafe sale su un podio importante e mette in bacheca un ennesimo trofeo di cui andare orgoglioso. E' festa per i nostri tre campioni e per tutta l'atletica bresciana. 

Nelle foto, dall'alto in basso: il podio tutto triumplino (da destra Tiberti, Venturoli, Corsini), Tito Tibeti sul lungolago di Sarnico, un passaggio di spugna alla 'Coppi e Bartali' tra Venturoli e Tiberti, un primo piano del 31enne maratoneta saretino.