Sul «Tennis Gardone» la Lega Nord non molla la presa
di Erregi

Continua quella che pare una vera e propria partita a tennis, di quelle interminabili, tra la Lega Nord e l'amministrazione gardonese: fiducia a Germiliano Zoli, ma il Carroccio continua a sollevare dubbi sulla questione

 
La Lega Nord non si accontenta, a quanto pare, delle spiegazioni di Michele Gussago, che sembravano aver messo fine alla discussione sulla convenzione con Tennis Gardone per l’utilizzo dei campi da tennis del Centro Redaelli: la sua lettera di delucidazioni, nella quale confermava la fiducia all’assessore allo Sport, non ha chiarito tutti i dubbi della minoranza.
 
Prima di tutto, il sindaco di Gardone afferma che la segnalazione dell’uso improprio dei campi da tennis in comune è giunta proprio grazie a Germiliano Zoli, assessore allo Sport, in data 16 giugno che, però, calendario alla mano, era un sabato, giornata in cui gli uffici comunali sono chiusi.
 
Come, quindi, si chiede la Lega, è avvenuta questa segnalazione? Il secondo punto focale del comunicato inviato al primo cittadino dal Carroccio, poi, riguarda il possesso delle chiavi dello chalet dei campi da tennis: perché "Tennis Gardone" le conservava?
 
I casi possono essere solo due: per un’inosservanza da parte dell’assessorato, le chiavi non erano state riconsegnate nei tempi stabiliti dalla fine dell’accordo precedente oppure è stato l’assessorato stesso a darle all’associazione prima ancora che il nuovo accordo provvisorio fosse siglato.
 
Dubbi sufficienti, questi, per ribadire la richiesta di dimissioni da parte di Zoli che, però, confermato nella fiducia dell’amministrazione, ancora non ha dato alcun segno di voler cedere, né, per ora, ha replicato.
 
Certo è che a Gardone, fermandosi anche solo a bere un caffè al bar, non è raro sentire cittadini che esclamano “ma con tutti i problemi che ci sono a Gardone!”.