Buone nuove per il Banco di prova
di Erregi

Proprio quando si temeva che la Spending Review e i tagli avrebbero minato l'esistenza del Banco di Prova, questo si dimostra non solo necessario, ma anche in crescita e il fantasma della sua chiusura viene allontanato

 
Altro che ente inutile, il Banco di Prova di Gardone verrà addirittura ampliato e cerca nuovo personale: è da qui, infatti, che passano tutte le armi prodotte o importate nel nostro Paese ed è qui che i 75 addetti controllano, singolarmente, ogni armamento.
 
E quest’anno, alla faccia della crisi, il Banco di prova non ha chiuso nemmeno un giorno ad agosto, mese durante il quale, anzi, si è registrato un incremento di commissioni durato, in generale per tutti i questi primi mesi del 2012. Solo il mese scorso circa 2.000 armi in più dello scorso anno sono passate sotto i controlli dell’ente che, a questo proposito, sta pensando a nuove assunzioni.
 
Il nuovo personale, circa 6 persone in tutto, dovrà, infatti, servire alla nuova catalogazione della armi, che prevede le diverse categorie di “militari”, “ex militari”, “sportive” o “comuni” e che richiederà tempo e pazienza e che riconferma la necessità del Banco di Prova gardonese, fugando anche i dubbi dei più scettici.
 
Brescia e la Valtrompia, infatti, continuano la loro strada saldamente in testa ad un settore, quello della produzione armiera, che coinvolge 2.264 aziende ed 11.358 lavoratori per un business da 468 milioni di euro all’anno. Chi parlava di inutilità?