Muore suicida il regista Tony Scott
di Andrea Alesci

Si è gettato dal Vincent Thomas Bridge di San Pedro, in California, il regista fratello di Ridley Scott. Un volo che ha spento all'età di 68 anni la vita di un regista noto per le sue pellicole d'azione, partite dal grande successo del 1986 con "Top Gun"

 
Si è chiusa nelle acque sotto un ponte della California la vita del regista Tony Scott, fratello del Ridley di “Alien”.
 
Suicida all’età di 68 anni con un volo dal Vincent Thomas Bridge di San Pedro, dopo una carriera cinematografica di tutto rispetto.
 
Una carriera che salì alle luci della ribalta nel 1986, quando i produttori Don Simpson e Jerry Bruckheimer, nonostante il flop della sua pellicole d’esordio (“the Hunger”,  avventura vampiresca con Catherine Deneuve, David Bowie e Susan Sarandon), gli affidarono la regia di “Top Gun”.
 
Da allora il propulsore hollyowodiano si accese per Tony Scott così come accadeva all’aereo guidato da Maverick/Tom Cruise nel film.
 
Nel suo percorso cinematografico ci furono pellicole come “Giorni di tuono” e “Allarme rosso”, claustrofobico film d’azione del 1995 ambientato in un sottomarino e col quale Tony Scott diede avvio a una proficua collaborazione con l’attore Denzel Washington, che diresse poi in “Man on Fire”, “Dejà vu”, “Pelham 1 2 3”, “Unstoppable”.
 
Una vita da regista costellata da storie nelle quali l’azione adrenalinica era il motore di tutto, da “Una vita al massimo” a “Nemico pubblico” sino al capolavoro “Spy Game” con Robert Redford e Brad Pitt.
 
Regista ma anche produttore, specie col fratello Ridley, col quale è stato proprio produttore esecutivo dei telefilm “Numb3rs” e “The Good Wife”, oltre all’adattamento cinematografico di “A Team” e delle miniserie “I pilastri della terra” e “Mondo senza fine” tratti dai bestseller di Ken Follett.
 
Nelle foto, dall'alto in basso: Tony Scott, il regista con Tom Cruise ai tempi di 'Top Gun', sul set di 'Dejà vu' con Denael Washington.