Il motore della solidarietà per il 15° «Trofeo Aido»
di Erregi

La macchina della solidarietà tornerà a unirsi alla passione per le macchine d'epoca: a settembre l'appuntamento con la manifestazione che, nel frattempo, è già stata presentata ufficialmente

 
Un viaggio che si propone di portare il messaggio della donazione di organi, quello che compiranno le sempre numerose e spettacolari auto d’epoca che parteciperanno, il 15 e 16 settembre, alla 15°edizione del Trofeo Aido - Gran Premio Annalisa Gnutti.
 
E l’itinerario di questi messaggeri della solidarietà è già stato stabilito: la partenza, da tradizione, è da Gardone VT e l’arrivo a Sarezzo, ma solo dopo un giro di 220 chilometri circa, che vedrà al suo interno 25 prove speciali.
 
Il Gran Premio dedicato alla memoria di Annalisa Gnutti, invece, seguirà il percorso della gara speciale da Inzino a Magno. l’itinerario della gara di regolarità, invece, da Gardone procederà verso Marmentino e in Vallesabbia, a Vestone, poi Idro, Ponte Caffaro, Storo, Pieve di Ledro, Riva del Garda, Tione, Roncone e Lodrone fino al Maniva, dal quale si ridiscenderà in Valtrompia, fino all’arrivo, a Sarezzo.
 
A partecipare saranno veicoli d’epoca, la cui costruzione, da regolamento, deve risalire al massimo al 1961 e la gara si preannuncia, come sempre, uno dei momenti più intensi, significativi e simbolici dell’impegno di Aido, sostenuto dalla sezione gardonese, dedicata alla memoria di Monica Giovanelli e presieduto da Luigi Bernardelli.
 
Gli invitati a partecipare, per questa edizione, saranno gli Amici dell’Aido, già responsabili dell’organizzazione di grandi eventi per sensibilizzare le persone sul tema della donazione di organi e che, sicuramente, contribuiranno con generose donazioni, scopo principale della manifestazione.
 
I fondi raccolti, poi, serviranno a sovvenzionare iniziative benefiche come la borsa di studio per il reparto di Emodialisi e il day hospital di Ematologia dell’ospedale di Gardone.
 
Nelle foto, dall'alto in basso: la partenza dell'edizione 2011, tre immagini di quella del 201o (foto 2 e 3 credits Alberto Contessi, foto 4 credits Silvano Peroni).