Marmentino: chi dice che la Vaghezza è abbandonata?
di ErregI

Non è certo d'accordo, il sindaco Zanolini, con la dichiarazione "Vaghezza fa rima con tristezza", intro di un articolo comparso su "Giornale di Brescia" e che ha sollevato qualche polemica

 
Usciva qualche giorno fa sul “Giornale di Brescia” un articolo che, intervistando i gestori del Rifugio degli Elfi, in località Vaghezza a Marmentino, rendeva noto il loro scontento per l’apparente abbandono da parte dell’amministrazione locale e della Comunità montana, della bella zona montana.
 
Niente di più falso, però, come dimostra la replica del sindaco Zanolini, pubblicata qualche giorno dopo sempre su “Giornale di Brescia”. Il primo cittadino, dati alla mano, dimostra infatti quali e quanti siano stati gli investimenti economici che, negli ultimi 15 anni, hanno interessato la località e la strada che la collega al paese.
 
Negli anni, circa 800 mila euro sono serviti per la costruzione proprio del Rifugio degli Elfi, gestito dall’apparentemente scontenta famiglia Scalvini, con costi convenzionati e, però, a qualche condizione. Come racconta il sindaco, infatti, la manutenzione del terreno di pertinenza del rifugio, così come la responsabilità di aprire la struttura al pubblico quanto più possibile, ricade sui gestori i quali, però, non sempre sembrano ricordarsene.
 
Per quanto riguarda la strada, poi, sempre in collaborazione con al Comunità montana, il Comune concluderà, tra poco una serie di interventi di asfaltatura, ampliamento e rimessa in sicurezza della strada, di cui manca solo l’ultimo dei 4 chilometri di carreggiata ( e non 7, come era stato precedentemente dichiarato). E il tutto per un totale di 170 mila euro più 110, alla faccia dell’abbandono!
 
Si passa, quindi, ai 30 mila euro spesi per il condotto fognario, alla realizzazione di parcheggi e del chioschetto per i turisti e visitatori, nonché alle risorse spese ogni inverno per la pulizia della strada dalla neve, strada che, ricorda Zanolini, non è mai stata chiusa, se non nei tempi strettamente necessari per gli interventi.
 
A questo si aggiungono gli sforzi della Polisportiva per fare della Vaghezza il fulcro di manifestazioni come l’amata CiaspolArio e la rivalorizzazione delle aree circostanti, di cui, anche questa volta, si fanno carico le istituzioni, con la rimessa a nuovo di sentieri e le opere di ristrutturazione delle malghe limitrofe, al costo di 350 mila euro.
 
Insomma, ci sarà anche qualche buca, sulla strada che porta in Vaghezza, ma presto anche queste verranno eliminate, dopodiché, se la Vaghezza risulterà poco attraente, forse, sarà per errori nella gestione delle strutture ricettive e non certo, come dimostrano i fatti, per disinteresse da parte delle istituzioni.