Le bici di cortesia di Francesco Mitelli
di Giuseppe Belleri

Dal 1983 il signor Mitelli svolge l'attività artigiana di meccanico e da alcuni anni offre ai suoi clienti alcune bici d'epoca in sostituzione dei velocipedi che al momento sono presso il suo garage in riparazione

 
Siamo ormai avvezzi a veder circolare sulle nostre strade delle automobili con belle ed evidenti scritte sul cristallo posteriore o lungo le fiancate: “Vettura di cortesia per i clienti” a cui segue, a grandi lettere, il nome della gentile carrozzeria che offre, quasi gratuitamente e per qualche giorno, l’auto ai suoi bisognosi clienti.
 
Di solito lo fanno solo le carrozzerie e gli autoriparatori ma siamo venuti a conoscenza che già da diversi anni anche un meccanico di cicli e motocicli di Concesio attua questa simpatica iniziativa.
 
Per il tempo che i velocipedi sono in riparazione il signor Francesco Mitelli presta ai suoi clienti una delle sue bici d’epoca, veramente gratis e a chilometri illimitati, con applicata una targhetta che recita: “Bici cortese di Francesco meccanico di paese”.
 
In questo modo fa circolare anche le biciclette un po’ datate che ha salvato dalla rottamazione e pazientemente restaurate in questi anni.
 
È dal 1983 che svolge questa attività artigiana in modo cortese ed esperto, ben affiancato dalla moglie Roberta, che da donna ben conosce i “cicli”. Oltre ad essere qualificato anche nel riparare i motori è pure alla mano e conveniente.
 
“Se non fosse per gli extracomunitari - ci diceva - saremmo in crisi anche noi; sono sempre meno quelli che portano a riparare la bici, soprattutto le donne che hanno da tempo rinunciato a pedalare trovando più facile e veloce usare l’automobile; per le nonnine è diventata un’impresa andare a far la spesa, in posta o in municipio e ritornare, poi, incolumi a casa: a ogni incrocio, rotonda o semaforo confidano nell’angelo custode.
 
E mentre è calato l’uso della bicicletta da passeggio è invece in aumento quello delle bici da corsa o da montagna. E già che siamo in argomento ecologico oltre che in un grave momento economico lanciamo due proposte.
 
La prima è rivolta agli amministratori comunali: potrebbero mettere a disposizione della cittadinanza alcune biciclette, anche vecchie, da usare liberamente e poi depositare in uno dei cicloparcheggi (almeno uno per frazione);ogni tanto sarebbero revisionate dai meccanici convenzionati.
 
L’altra idea è per gli autoriparatori: perché non offrono pure loro ai clienti che abitano nelle zone limitrofe la “bici cortese”?