Sant'Emiliano e un torneo per ricordare chi non c'è più
di Andrea Alesci

Sabato 21 luglio nel verde piazzale antistante il santuario saretino si è disputata la 6° edizione del torneo di calcetto "Nicola Benigno e Gino Sartori", cui s'è aggiunto il ricordo per la recente scomparsa dell'assessore Denis Pedergnaga

 
L’avevano detto i meteorologi alla televisione: “Pioverà” L’avevano sussurrato i meteopatici occasionali: “Pioverà”. L’aveva silenziosamente preannunciato il cielo cinerino di sabato 21 luglio: “Pioverà”. 
 
E allo scoccare tondo tondo delle 10 di mattina una pioggia scrosciante ha cominciato a bagnare Sarezzo e il santuario di Sant’Emiliano, sostituendosi puntualmente al fischio d’inizio dell’atteso torneo di calcetto.
 
Una squadra s’era già ritirata, discendendo anzitempo dai 1.102 metri dell’improvvisato campo da gioco; e gli organizzatori stavano virando su un’alternativa sfida indoor a “cicera”.
 
Ma i temporali, si sa, sono passeggeri, provvisori come il cammino degli uomini sulla Terra. Così, ecco il sole, e con esso il torneo intitolato a Nicola Benigno e Gino Sartori pronto a cominciare.
 
Un torneo che il Gam Sarezzo Sant’Emiliano ha inserito per la sesta volta nel suo programma di attività annuali, per ricordare due persone che nel corso della loro vita si sono sempre spese con cuore e impegno per il mantenimento e la gestione del santuario di Sant’Emiliano.
 
“Quello che si tiene quest’anno – ha detto il sindaco Massimo Ottelli sabato mattina – è un evento sportivo impreziosito anche dal ricordo di Denis Pedergnaga, assessore e amico scomparso pochi mesi fa, da sempre molto vicino ai luoghi di Sant’Emiliano e al torneo che qui si disputa, tanto da avervi partecipato più volte in veste di arbitro”.
 
Una giornata di sport e divertimento che ha visto trionfare dopo due anni di digiuno gli “Amici di San Milià” (giunti al quarto titolo e impreziosito anche dal premio come miglior giocatore a Giuseppe Fantinelli) in finale contro gli storici rivali dei “Manca mai” (3° posto per la Big Red Machine e 4° per la formazione “Vecchie glorie e nuove promesse”).
 
E col pretesto del pallone è trascorsa una giornata all’insegna dell’amicizia, iniziata sotto l’acqua eppur finita guardando un cielo sempre più blu.