La sacerdotessa del Rock illumina la notte del Vittoriale
di Davide Vedovelli

Senza fronzoli e lustrini Patti Smith in un concerto da 10 e lode nella prestigiosa cornice della villa del Vate.

 

Ha tanto da insegnare a molti artisti di casa nostra, e non solo sul piano artistico, ma soprattutto sul quello umano. Abituati come siamo ad artisti, o presunti tali, circondati da un'aurea impenetrabile, guardie del corpo e transenne sotto il palco, Lei arriva a piedi nella piazza antistante il Vittoriale, sorride, saluta il pubblico e tranquillamente entra in camerino. Anfiteatro gremito e grande attesa, schivato il rischio pioggia, alle ore 21.30 si comincia.

Patti Smith e la sua band danno il via ad un concerto a cui è difficile restare indifferenti. Alterna canzoni che fanno saltare ed esaltare i presenti ad altre più poetiche che zittiscono e fanno commuovere. Capelli lunghi, jeans e stivali crea un contatto vero con gli spettatori e colora di Rock la notte del Vittoriale. Che colpisce è la semplicità. Due momenti particolari hanno reso unica la serata: quando è scesa dal palco ed ha cominciato a ballare in mezzo alla gente e quando ha fatto salire sul una ragazzina a ballare con lei; sembravano proprio divertirsi!.

Voce che scava le viscere, energia da vendere e la straordinaria capacità di far emozionare sono gli aspetti che hanno contraddistinto la serata. Un'altra perla nella bellissima collana che il festival Tener-a-mente sta confezionando abituandoci a grandissime performance. Questa rassegna non è certo frutto del caso ma solamente della preparazione, competenza e passione che gli organizzatori hanno messo in campo.

Prossimo appuntamento mercoledì 25 luglio con i Buena Vista Social Club, in attesa di Paolo Conte nel week end.