Allarme povertà a Lumezzane
di Luigi Zanardelli

Dalle 160 famiglie bisognose di aiuti si è saliti ora a 210 nuclei che si mettono in fila alla mensa Caritas del Villaggio Gnutti perché versano in gravi difficoltà. Anche l'ente caritatevole fatica, però, a provvedere per tutti

 
Sono allarmanti i dati diffusi dalla Caritas di Lumezzane che da tempo distribuisce pasti al Villaggio Gnutti per chi è indigente o fatica seriamente ad arrivare a fine mese.
 
Qualche mese fa erano 160 le famiglie che la Caritas locale sosteneva settimanalmente, mentre oggi il numero è salito a 210, con evidenti difficoltà a soddisfare tutte le richieste.
 
Scarseggiano le “provviste” anche per i tagli effettuati a livello europeo dall’agenzia che fornisce derrate alimentari. La maggior parte della gente che chiede aiuto è costituita da valgobbini, e la situazione è difficile nonostante gli aiuti che arrivano anche da industriali e associazioni del territorio.
 
“Il compito dei volontari – dice Flauzia Panada, presidente Caritas di Lumezzane – è davvero molto arduo, perché spesso si trovano a dover appurare le condizioni reddito di chi chiede aiuto, dovendo conciliare sensibilità e formazione. Si tratta di 60 volontari che si impegnano per sei giorni alla settimana, due ore al giorno”.
 
Un lavorio nascosto e volontario, che diviene decisivo per molte famiglie.