Cinque nuove Lim per la scuola media di Sarezzo
di Andrea Alesci
L'istituto "Giorgio La Pira" raddoppia il proprio impegno, grazie alla generosità e passione di genitori, docenti, alcuni soggetti privati e amministrazione, portando dal prossimo anno a 10 la dotazione di Lavagne interattive multimediali
Saper usare gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione significa saper trasmettere con responsabilità conoscenze a generazioni in continuo divenire.
Ecco perché non spaventa il futuro all’
istituto “Giorgio La Pira” di Sarezzo (foto 4), che anche quest’anno si è impegnato con il preside
Piergiorgio Richiedei in prima persona perché
l’offerta formativa sia sempre più ricca di esperienze stimolanti per gli studenti.
Una di queste è l’utilizzo delle cosiddette Lim, quelle lavagne interattive multimediali che consentono di rendere le lezioni più interessanti e accattivanti senza rinunciare al proprio metodo d’insegnamento.
Un’iniziativa resa possibile grazie al
sostegno di molti genitori e alla passione per il proprio lavoro che anima molti docenti e che da un paio d’anni ha consentito all’istituto saretino di
avere in dotazione cinque Lim, tre delle quali fornite dal Ministero e due dalla
Fondazione Cariplo col contributo dell’amministrazione comunale.
Ma, vista la difficoltà dello Stato a finanziare nuovi acquisti, per offrire al maggior numero di classi possibile lo stesso servizio e le stesse opportunità, docenti e genitori si sono dati da fare.
Un buon gruppo di docenti ha partecipato a un corso di aggiornamento ministeriale volto a illustrare le potenzialità delle Lim.
Da parte loro i genitori del Consiglio di istituto, altri genitori e soggetti privati e alcuni docenti hanno finanziato l’acquisto di ulteriori cinque lavagne, da collocare in altrettante classi.
"Nessuno vuole rassegnarsi alle difficoltà contingenti di questo periodo – spiega il preside Piergiorgio Richiedei – c’è la grande volontà di rimboccarsi le maniche, di non mollare, di fare quanto è in nostro potere, perché i nostri ragazzi abbiano delle opportunità”.
Un impegno concreto perché il livello della scuola continui a essere alto, rimanendo all’avanguardia nella tecnologia e nelle risorse umane da mettere in campo.