Rallentano le esportazioni
di red.

Nuova inversione di tendenza per le esportazioni bresciane (-1,4%). Anche le importazioni registrano una lieve flessione (- 2,9%)

I dati export recentemente diffusi dall’Istat fanno emergere due importanti informazioni: l’andamento complessivo delle esportazioni bresciane ha subito un lieve calo rispetto al trimestre precedente (-1.4%); tutti i principali Paesi emergenti (ad eccezione dell’India) vedono ridurre la quota di importazioni da Brescia.
È quanto emerge dai dati Istat rielaborati dal Centro Studi AIB per il primo trimestre 2012.

A mitigare la preoccupazione di un nuovo rallentamento dell’economia resta il risultato positivo su base tendenziale: le esportazioni, infatti, registrano un incremento del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2011.

La tendenza negativa delle esportazioni bresciane – rispetto agli ultimi tre mesi del 2011 - risulta superiore sia a quella rilevata in Lombardia (- 0,3%) che a quella registrata in ambito nazionale (- 1,0%); anche la dinamica negativa dell’import supera di gran lunga quella lombarda (+0,5 %) e quella dell’Italia (+1,0 %).

Il calo delle esportazioni ha riguardato tutti i comparti metalmeccanici, con esclusione dei metalli e prodotti in metallo. Anche tessile ed alimentare fanno registrare dati negativi. Per quanto riguarda, invece, i mercati geografici di sbocco, quelli che hanno inciso negativamente sulla performance sono Stati Uniti, Turchia, Brasile e Cina.
In controtendenza, invece, su base congiunturale le esportazioni verso Germania e Francia che consentono di contenere la perdita complessiva in valore assoluto.

L’export - fino a qualche tempo fa considerato l’unico mezzo per uscire dalle “sabbie mobili” della recessione - ha segnato il passo per la seconda volta negli ultimi 9 mesi. Quanto fatto registrare dai recenti dati, non è che la conferma di quanto avvenuto a livello macro-economico nei primi mesi dell’anno: lo scenario ha cessato di migliorare; la fiacchezza del mercato del lavoro americano non ha dato lo slancio auspicabile all’economia USA; anche gli altri principali motori del commercio mondiale (i Paesi emergenti) hanno rallentato la loro corsa (in modo particolare la Cina). In ambito nazionale, si conferma il contesto recessivo e l’incertezza che risente del calo di fiducia di imprese e famiglie colpite anche dai recenti eventi sismici, della perdurante selettività del credito e degli effetti delle manovre recessive. Il dato negativo delle importazioni riflette, in particolare, sia la caduta dei prezzi delle materie prime nella prima parte di quest’anno, che l’indebolimento della domanda interna.

Questi, in sintesi, i risultati più significativi che emergono dalle elaborazioni effettuate in anteprima dal Centro Studi AIB su dati dell’Istat del commercio internazionale.

Le esportazioni
Le esportazioni bresciane nel primo trimestre del 2012 sono aumentate del 2,5% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno e sono diminuite dell’1,4% nei confronti del quarto trimestre del 2011. In valore, hanno raggiunto i 3.356 milioni di euro.

Al calo delle vendite all’estero hanno concorso soprattutto i seguenti settori: macchine e apparecchi meccanici (-10,9%), apparecchi elettrici e di precisione (-6,2%) autoveicoli e altri mezzi di trasporto (-7,1%). In controtendenza, il settore dei metalli e prodotti in metallo (+ 5,6%).

A livello geografico, gli incrementi più rilevanti delle esportazioni si sono registrati in India (+19,7%), Germania (+11,5%) e Francia (+9,2%), mentre i cali più importanti si riscontrano in Turchia (-24,7%), Brasile (-20,6%) e Stati Uniti (-9,8%).

Le importazioni
Le importazioni si attestano a 1.849 milioni di euro, con un calo del 2,9% rispetto al quarto trimestre del 2011 e una diminuzione del 14,5% sul primo trimestre dello scorso anno.

La dinamica negativa delle importazioni bresciane è generalizzata ai settori più rappresentativi del made in Brescia quali metalli e prodotti in metallo (- 4,8%), macchine ed apparecchi meccanici (-10,5%) ed autoveicoli ed altri mezzi di trasporto (-9,6%). In controtendenza i settori della chimica e della gomma e materie plastiche che hanno realizzato incrementi rispettivamente del 13,4% e del 2,5%.

A livello geografico, la maggiore caduta delle importazioni si è verificata nei confronti degli Stati Uniti (-23,7%) e Cina (-9,7%). Sono aumentate le importazioni provenienti da Russia (+17,2%), Turchia (+10,3%) e India (+11,4%).

Il saldo import-export
L’interscambio con l’estero delle imprese bresciane ha registrato nel primo trimestre del 2012 un saldo positivo di 1.507 milioni di euro, contro i 1.102 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, con un incremento del 36,8%.