Se «L'amore dura tre anni»
di Andrea Alesci

Al 58° festival del cinema di Taormina arriva la divertente leggerezza di una commedia francese sull'amore, scritta e diretta da Frédéric Beigbeder. La distribuzione nelle sale italiane a partire dal 29 giugno

 
Giunge dalla Francia la notizia della prima grande anteprima del 58° Taormina Film Fest diretto da Mario Sesti e pronto a partire dal 23 al 28 giugno prossimi.
 
Dal Paese dove la rinascita della commedia sta vivendo una stagione d’oro arriva così “L'amore dura tre anni”, esordio alla regia di Frédéric Beigbeder e adattamento del suo stesso romanzo (pubblicato in Italia da Feltrinelli).
 
“Il festival di Taormina di quest’anno – dice il direttore Mario Sesti – proporrà diversi film che, da tutte le parti del mondo, sembrano interrogarsi su questo mistero: perché sesso e sentimenti spesso somigliano a due sistemi operativi che non riescono a dialogare tra di loro? Insieme a pubblico e stampa, quest’anno il festival inviterà soprattutto a scoprire come la commedia oggi sia il linguaggio cinematografico più competente, ricco, rivelatore e divertente per esplorare le imprevedibili peripezie in cui i nostri desideri e le nostre passioni ci trascinano. Non credo ci sia nessuno che non sappia quanto possa essere seria una cosa così divertente”.
 
Distribuito da Moviemax, il film sarà nelle sale italiane dal prossimo 29 giugno, con una storia che segue le avventure e le disavventure di Marc Marronier (Gaspard Proust), critico letterario di giorno e cronista mondano di sera con una visione disincantata dell’amore: secondo Marc, anche l’amore ha una data di scadenza, può durare al massimo tre anni, ossia il tempo esatto che ha impiegato il suo matrimonio per andare allo sfascio.
 
 La moglie, Anne (Elisa Sednaoui), gli ha preferito un nuovo compagno, uno scrittore di successo. Per ripicca e per sfida, Marc si getta a capofitto nella scrittura di un cinico pamphlet contro l’amore. Nello stesso momento, la sua vita viene scossa dall’incontro con l’irresistibile Alice (Louise Bourgoin, già nota per “Adèle e l'enigma del faraone” di Luc Besson).
 
Poco a poco, le sue certezze cominciano a vacillare e capisce che deve rimettere in discussione tutto ciò che ormai aveva dato per assodato nel suo manuale sull’amore, sul sesso e sui legami affettivi.
 
“Trovo poetica – sottolinea il regista, Frédéric Beigbeder – l’idea di un uomo che è appena stato mollato e per dimenticare la sua donna va in un club di strip-tease, dove, come per magia, tutte le ballerine, le cameriere e le hostess hanno il viso e il corpo della ragazza che lo ha lasciato. Per Louise non è stata una scena facile da girare; ha dovuto imparare la ‘pole dance’ per l’occasione”. 
 
Qui sotto il trailer.
 

 
 
Nelle foto: tre sequenze tratte dal film e il regista Frédéric Beigbeder.