Parcheggi a pagamento: è già polemica
di Erregi

A infastidire la popolazione triumplina non è tanto il parcheggio a pagamento, che può anche essere legittimo, quanto le motivazioni addotte dall'amministrazione, alcune delle quali sembrano, ai molti, deboli

 
“Il problema non sarà tanto pagare - racconta una signora fuori dal nosocomio di Gardone -, siamo abituati alle tariffe dei parcheggi anche in città, ma che almeno dicano le cose come stanno, non si nascondano dietro la tutela dell’ambiente”. Questa una delle reazioni scatenate dai cinque buoni motivi a sostegno del parcheggio a pagamento fuori dall’ospedale.
 
Al primo posto nella lista delle “giustificazioni” compare la necessità di una maggiore rotazione dei veicoli molti dei quali vengono posteggiati nelle aree riservate all’utenza dell’ospedale anziché nel garage privato di casa propria, ma la situazione non muterà nei parcheggi adiacenti, che resteranno gratuiti e a disposizione dei “parcheggiatori selvaggi”.
 
Si parla, poi, di risolvere il problema delle auto ferme in zone non autorizzate o nei posteggi per disabili, ma per risolvere quest’intoppo, secondo i più, basterebbe un vigile che multi i trasgressori, in modo che ci pensino due volte prima di sgarrare di nuovo.
 
La lista continua con “i cittadini contribuiranno al finanziamento della politica globale del traffico attraverso entrate derivanti dalla sosta a pagamentoe si finisce con quella che, praticamente a tutta la popolazione, sembra davvero una presa in giro: i vantaggi per l’ambiente.
 
Innanzitutto, dover pagare per parcheggiare fungerà da deterrente per tutti coloro che potrebbero non utilizzare veicoli inquinanti per raggiungere l’ospedale e questo ridurrà le emissioni e, inoltre, si farà prima a trovare un posto per la propria auto, risparmiando sul carburante.
 
Come ripetono molti cittadini, il punto non è non voler pagare 60 centesimi all’ora, “ma che almeno dicano chiaramente - continua un gardonese - che il Comune deve fare cassa e ha trovato questa ed altre soluzioni. Può anche starmi bene, ma che almeno non facciano finta di farlo per la riduzione dell’inquinamento!”.
 
Vedremo come si evolverà la situazione, e, nel frattempo, per risparmiare e tenersi in forma, la stragrande maggioranza dei cittadini che ne avrà la possibilità, lascerà a casa l’auto o la parcheggerà nelle vicinanze, anche per non rischiare multe: è, infatti, assolutamente normale che i tempi ambulatoriali si dilatino e quella che dovrebbe essere una visita veloce, richieda, al contrario, delle ore, portando con sé il rischio di contravvenzioni perché i 60 centesimi non bastano più.