Un progetto di civiche nazionali
di Vanessa Maggi

Trentacinque tra civiche e movimenti indipendenti hanno lanciato il 2 giugno un progetto comune per la formazione di una lista unica nazionale. Fra i promotori anche Roberto Faganello della civica di Bovezzo "Liberi Insieme"

 
Sono in trentacinque tra soggetti politici, movimenti e liste civiche di tutta Italia: 35 soggetti che nella “Festa della Repubblica” appena trascorsa hanno unito la loro comunione d’intenti per lanciare un’alternativa credibile al sistema politico attuale, sottoscrivendo la “Dichiarazione del 2 giugno”. Qui sotto il filmato.
 

 

Una dichiarazione che testualmente recita: “I sottoscritti soggetti politici, movimenti e liste civiche d’Italia dichiarano di voler partecipare alla formazione di un coordinamento nazionale permanente capace, nel rispetto dell’autonomia e dell’indipendenza di ciascun soggetto, di rappresentare una valida alternativa politica al sistema attuale”.
 
Una lista di 35 soggetti politici della quale fa parte anche una realtà valtrumplina, ossia la civica indipendente di bovezzo “Liberi Insieme” guidata da Roberto Faganello.
 
Un gesto simbolico, dalla fortissima valenza politica, divulgato contemporaneamente sui propri siti internet e sui social network, con il quale i sottoscrittori hanno espresso di voler formare un coordinamento nazionale capace, nel rispetto dell’autonomia e dell’indipendenza di ciascun soggetto, di rappresentare una valida alternativa politica al sistema attuale.
 
“Tutto è stato organizzato nel corso del mese di maggio a Roma – dice Roberto Faganello, uno dei promotori dell’iniziativa nazionale –, con l’intento di muoverci poi a livello locale, coinvolgendo altre liste e movimenti indipendenti dalle dinamiche di partito".
 
"L’obiettivo – spiega Faganello con le parole del comunicato ufficiale diffuso sui social network – è di costruire un soggetto plurale, attraverso un coordinamento nazionale, che ha proprio nella pluralità di persone, risorse e percorsi, la sua forza. La stagione dei partiti gestiti da un unico leader è tramontata e una nuova Repubblica potrà nascere soltanto con il contributo di nuovi soggetti capaci di mettere al primo posto l’Italia e gli italiani”.