Appello per il Maniva: no alla cementificazione
di Erregi

È Mauro Baglioni, presidente del Cai di Gardone Val Trompia a esprimere la propria preoccupazione per il futuro prossimo del Maniva: attenzione alla salvaguardia della biodiversità e del territorio

 
Si guarda con scetticismo o, addirittura, con preoccupazione ad alcuni dei progetti che, nel futuro, vedranno coinvolto il Monte Maniva, frutto sia del coinvolgimento della Provincia che dell’enorme impegno imprenditoriale della famiglia Lucchini.
 
Nella lista spiccano soprattutto il progetto sull’energia eolica che, tramite anemometri è in corso di verifica da qualche tempo, la realizzazione di abitazioni, ma anche la creazione di aree fitness con tanto di campo da calcio.
 
A tranquillizzare arrivano le dichiarazioni di Imerio Lucchini che, da sempre impegnato per lo sviluppo e la valorizzazione del Maniva, non solo nella stagione sciistica ma, come dimostra il nuovo slogan, “Per tutte le stagioni”: tra i sogni nel cassetto c’è anche quello di collegare Collio e Bagolino con una strada intervalliva e cercare, così, di animare i due comuni.
 
Le nuove costruzioni, infine, sorgerebbero nella sola area della Locanda Bonardi, dove, comunque, sono già presenti gli appartamenti e le camere del complesso.
 
La questione energia eolica, poi, è un’arma a doppio taglio: si può criticarne l’impatto (più visivo che ambientale) ma se si parla di tutela dell’ambiente, l’energia pulita è, a tutti gli effetti, un modo efficace per proteggere la biodiversità e gli ecosistemi presenti in Maniva.
 
Ma secondo il Cai il consumo del territorio è una questione che deve riguardare tutta la cittadinanza, così come lo sviluppo del Maniva: il punto non è fermare il progresso o i progetti, ma si gradirebbe il coinvolgimento, la discussione comune che porti a progetti sobri e razionali, per evitare danni ad una delle più belle aree montane della zona.