Due depuratori per la Valle
di Andrea Alesci

Mercoledì 6 giugno la riunione in Comunità montana di tutti i sindaci della Valtrompia e degli enti competenti riguardo l'annosa questione della depurazione. La volta buona per la costruzione di due impianti a Sarezzo e Concesio

 
Per una volta la terra dei cachi cantata da Elio pare diventare la terra di dolci e croccanti mele per uno dei problemi che da anni affliggono la Valtrompia: la depurazione.
 
Una questione che ora pare proprio essere giunta alla soluzione, giacché il prossimo 6 giugno presso la sede della Comunità montana a Gardone si terrà un incontro alla presenza di tutti i Comuni della Valle e degli enti di competenza per risolvere il problema degli scarichi nel fiume Mella.
 
Accantonata l’ipotesi del collegamento al depuratore di Verziano, il progetto pare puntare con ferma decisione verso due nuovi impianti da costruire in Valle, con tutta probabilità sui territori di Sarezzo e Concesio.
 
Un depuratore per il quale la gente della Valle ha già pagato un conguaglio sui canoni di depurazione (insieme a quello per la fognatura) delle acque scaricate per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2009 e il 30 settembre 2010, che la legge prevede per gli oneri previste dalle varie Autorità d’ambito territoriale.
 
Un canone che dal 1° ottobre 2010 è diventato parte delle bollette sotto la voce ‘quota tariffa’ e sarà ora giustificato dall’opera messa in cantiere e confermata dal direttore dell’Ato di Brescia, Marco Zemello.
 
“Con lo studio di fattibilità equiparato allo stato di progetto preliminare per il nuovo impianto di depurazione – spiega Zemello – abbiamo la legittimità all’applicazione di un importo pari a 18 centesimi di euro per metro cubo; mentre per quanto riguarda i versamenti compresi tra il 2003 e il 2008 la stessa legge ci consente di provvedere ai rimborsi entro la fine del 2014”.
 
Una situazione che, in attesa dell’incontro del 6 giugno, pare uscire dai nebulosi dubbi di questi anni e muovendo verso qualcosa di concreto che cominci a restituire alla Valle vivibilità e bellezza che nel tempo sono state soffocate.