Provincia e Comune si chiamano fuori: la ristrettezza delle risorse fa sì che entrambi gli enti si trovino nell’impossibilità di aiutare la parrocchia gardonese a rimettere in sicurezza un edificio che tanto ha significato e continua a significare per i giovani del territorio.

 

La nuova spesa, rivista e ridimensionata, ammonta ancora a un milione di euro, soldi che però la parrocchia non possiede. Scatta, quindi, l’appello ai cittadini con la campagna “Adotta il Palazzetto”, iniziativa volta alla raccolta dei primi 400mila euro, fondi necessari per avviare le opere.

 

Per i restanti 600 mila, invece, alla parrocchia non resterà che accendere un mutuo di durata ventennale, perché  è impensabile abbandonare a sé stessa una struttura che, oltre ad essere chiusa a qualsiasi attività da ben due anni, è anche eredità del volere di monsignor Borra che, alla fine degli anni Cinquanta ne sostenne la costruzione, ponendolo come punto di aggregazione.

 

E, in effetti, non si può certo dire che il Palazzetto non svolgesse bene il proprio ruolo di punto d’appoggio per molti: a fianco di realtà di stampo sportivo come la Pallacanestro Gardonese, gli spazi servivano anche all’Oratorio, al Grest e alle scuole.

 

Per questo è convinzione del parroco don Francesco Bazoli, che le famiglie gardonesi, pur nella difficoltà del periodo, possano permettersi di investire nel futuro dei propri figli impegnandosi nella donazione di una cifra qualsiasi, a seconda delle possibilità o, addirittura, con versamenti mensili.

Per questo è stato istituito un conto corrente apposito intestato alla parrocchia di San Marco (codice IBAN IT97-O- 3336-54540- 000000001892) sul quale si può versare la propria offerta libera. In alternativa ci si può rivolgere direttamente al parroco o telefonare al 333.2450951.