Ramarri, bruttini ma utili
di Erregi

Non è insolito imbattesi in questi lucertoloni dai colori vivaci, nemmeno nelle nostre zone. E se, da un lato, non si può davvero dire che siano belli, dall'altro, quantomeno, sono molto utili

 
La forma del corpo e la sagoma di testa e zampe è assolutamente identica a quella delle normali lucertole che, comunemente, troviamo nei nostri giardini mentre si crogiolano al sole, ma le dimensioni sono maggiori, anche di parecchio se si parla di esemplari adulti e maschi.
 
Un ramarro, infatti, può raggiungere anche i 45 centimetri di lunghezza, comprensiva della coda, ma è molto più comune trovarne di lunghi circa 22, 25 centimetri. Come di consueto nel mondo animale, la colorazione varia a seconda del sesso.
 
I maschi, infatti, hanno il dorso di un verde brillante, il ventre che tende al giallo e la testa più grossa, oltre che una coda la cui base è più larga. Le femmine, invece, sono generalmente più scure e il loro dorso può presentare due o quattro diverse striature.
 
Aspetto esteriore a parte, il poco affascinante ramarro compensa le sue carenze estetiche con il buon lavoro di pulizia che offre: nutrendosi essenzialmente di insetti, il ramarro ci libera da quei fastidiosi animaletti che, magari danneggiano anche orto e piante da frutto.
 
Oltre a questo, il suo nutrimento può comprendere anche uova di rettili e di uccelli, e piccoli serpenti: buona notizia per chi si ritrova con il giardino infestato da vipere o simili quando, nella stagione calda, escono dalle loro tane per abbeverarsi.
 
Ecco spiegata, quindi, la sua utilità di predatore naturale di specie decisamente meno innocue. Il solo “pericolo” che può rappresentare riguarda la capacità riproduttiva: la femmina può deporre da 5 fino a 10 uova, quindi, cercate di attuare un rigido controllo delle nascite!