In prossimità della morte, a due soli giorni dall’annunciato trapasso monsieur Arthens, grande critico gastronomico, si affanna nel ricordo e nella ricerca del sapore estatico dell’unico cibo che ha dato a lui il più grande piacere.

Il romanzo si arrotola tra descrizioni delle pietanze più succulenti, viene la nausea anche perché le elucubrazioni del nostro Arthens sono arricchite dai punti di vista delle persone e perfino degli animali che lo hanno frequentato nel trascorrere degli anni: ne esce un personaggio cinico, egoista e misero.

La morte annunciata arriva puntuale ed anche l’immagine di un plebeo bignè da supermercato.
Superba la scrittura elastica e pregnante di osservazione alla vita .
Il romanzo è stato pubblicato nel 2000, sette anni prima del grandissimo successo di” L’ Eleganza del riccio”.

“Estasi culinarie” edizioni e/o di Muriel Barbery