Al nome Maurice Sendak (foto 1) il cinema è debitore per aver saputo ispirare l’eclettico Spike Jonze nel trasferire sugli schermi “Nel paese delle creature selvagge” (foto 2).

 

Un capolavoro scritto per i bambini ma capace di attrarre a sé anche la curiosità dei più grandi, ora rimasto orfano del suo creatore: infatti, si è spento all’età di 83 anni l’illustratore americano Maurice Sendak, morto in seguito a un infarto nella sua casa di Danbury nel Connecticut.

 

Il titolo originale dell’opera trasferita poi su pellicola era “Nel paese dei mostri selvaggi”, uscito nel 1963 e pubblicato in Italia da Babalibri. Una storia semplice: un bambino viene mandato a letto senza cena dai genitori, perché si è comportato male; ma una volta da solo nella sua cameretta comincia il viaggio della fantasia e d’un tratto si ritrova a vivere in un mondo popolato da mostri selvaggi, enormi, spaventevoli ma anche simpatici e di buon cuore.

 

Nato a Brooklyn nel 1928 da genitori ebrei polacchi immigrati, Maurice Sendak lascia libri come “Luca, la luna e il latte”, “Baldo Ribaldo” e “Il lupo ballerino” tradotti in oltre trenta lingue ma scritti con un solo codice che tutti capiscono. Quello dell’immaginazione.