Il Consorzio armaioli contro il referendum in Piemonte
di Erregi

Attraverso l’invio di e-mail, il Consorzio armaioli italiani di Gardone Val Trompia cerca di far giungere in Piemonte la propria opinione, ovviamente contraria all’abolizione della caccia

 
È il presidente Pierangelo Pedersoli in persona a mobilitarsi: attraverso la diffusione di un volantino (in allegato) che esprime il pensiero di tutte le principali realtà associative per la caccia, si spera di poter far arrivare un messaggio ben preciso agli abitanti del Piemonte.
 
In vista del prossimo referendum che intende abolire la caccia nella regione, tutti i cittadini, valtrumplini e non, sono invitati al passaparola, soprattutto se hanno conoscenti, amici o parenti in Piemonte. Obiettivo non è solo la salvaguardia della tradizione venatoria, bensì la tutela del posto di lavoro di molti dipendenti del settore armaiolo.
 
La scorsa settimana, nell’ambito di EXA 2012 è nato il “Comitato per il NO al referendum” che vede schierate non solo le molte associazioni di cacciatori, ma anche, in prima fila, proprio il Consorzio Armaioli Italiani.
 
Il timore è che questo referendum possa diventare, un giorno, un pericoloso precedente per altre regioni italiane, in un effetto domino che minerebbe le fondamenta del mercato triumplino e danneggerebbe numerose famiglie.