Nel ventre della Terra con Matteo Rivadossi
di Andrea Alesci

Il 9 aprile è cominciata l'avventura della spedizione guidata dal giovane speleologo navense nel sottosuolo dell'isola di Samar, nelle Filippine Centrali. Un'avventura sotterranea che proseguirà fino al 3 maggio

 
Niente cielo per quattro settimane, ma soltanto le umide camere di roccia del sottosuolo. Un mese nelle Filippine centrali per la spedizione speleologica “Samar 2012” guidata dal navense Matteo Rivadossi, (foto 3) coordinata dal bresciano Claudio Castegnati e formata da altri sei esperti provenienti da Liguria, Veneto e Filippine (il genovese Francesco Vallarino, i veronesi Guido Rossi e Antonio Cortina, il vicentino Stefano Panizzon, i locali Joni Bonifacio e Sherwin Orbeta).
 
Proprio il giorno di Pasquetta è cominciata la carsica avventura del team di otto speleologi nelle profondità dell’isola di Samar, che fino al 3 maggio cercheranno di svelarne nuovi segreti.
 
Realizzata congiuntamente dal Gruppo Grotte Brescia “Corrado Allegretti” e dall’associazione “Odiseea Naturavventura”, la spedizione è partita con in testa un obiettivo: trovare il collegamento tra i maggiori sistemi esplorati nella zona di Barruz nel corso di un’altra spedizione del 2011.
 
“Il team – spiega Matteo Rivadossi – si muoverà nell’enorme grotta di Male-Ho (foto 2), lunga 6 chilometri e percorsa da un fiume con una portata di 3 metri cubi al secondo, oltre che nella sottostante Sulpan Cave, lunga 3 chilometri e già collegata l’anno scorso da Gigi Casati. Quel che contiamo di fare è superare di fila un complesso corridoio subacqueo che potrebbe superare di gran lunga i 10 chilometri”.
 
Una difficile esplorazione cui farà seguito un’altra ricerca, stavolta nella zona di Matunguinao, nel tentativo di trovare grossi inghiottitoi, dove l’acqua sparisce per riaffiorare nello splendore di sorgenti che si tuffano nel Gandara River e nel Blanca Aurora River.
 
Un altro filo da tracciare nell’esplorazione di paesaggi sotterranei ancora vergini per la maggior parte dell’umanità, ma presto visibili anche in forma di documentario, grazie alle immagini che verranno raccolte oltre ai dati topografici.
 
L’esplorazione di Mattero Rivadossi & co. continuerà fino al 3 maggio, ma gli occhi di tutti ne potranno seguire gli sviluppi passo dopo passo grazie a un blog aggiornato in tempo reale grazie al satellite. Nel ventre della Terra passando per il cielo.