Piromani devastano Alta Valle e boschi di Conche
di Andrea Alesci

Sabato notte sono stati due i focolai dolosi che hanno distrutto ettari di montagna nella zona sotto il monte Colombine e lungo il sentiero che va al santuario di Conche, tra Valtrompia e Valsabbia

 
Non danno tregua gli incendi che stanno distruggendo diverse zone della Valtrompia (nell'utimo periodo, ManivaCollio, Pezzoro). Il bilancio specie per l’Alta Valle è davvero devastante: 100 ettari bruciati dalle fiamme.
 
Un incendio appiccato nella tarda serata di sabato 31 marzo da alcuni vigliacchi piromani che, dopo aver fatto terra bruciata nei pascoli di Val Gradello e Casantighe, hanno spostato il tiro verso nella zona compresa tra le pendici del monte Colombine e il passo delle Sette Crocette.
 
Supportati da un terreno arido e dal forte vento, gli autori del dolo hanno agito nel buio, mandando in fumo altri 35 ettari di montagna. A unirsi per spegnere le fiamme sono stati una quarantina di volontari provenienti da tutti i corpi antincendio dell’Alta Valle (Collio, Bovegno, Tavernole, Pezzaze, Lodrino, Marmentino), coordinati dal responsabile antincendio in Comunità montana, Giampietro Temponi e supportati di prima mattina dall’arrivo di un elicottero, insieme al quale le fiammme sono state domate entro il mezzogiorno di domenica.
 
L’allerta ora rimane massima, così come in Media e Bassa Valle, anch’essa colpita nella notte di sabato da attacchi piromani. A farne le spese una zona già deturpata negli anni scorsi, ossia la zona di bosco compresa tra Nave, Caino e Lumezzane, sul confine tra Valtrompia e Valsabbia.
 
Un bosco ceduo lungo il sentiero che porta al santuario di Conche, che poco prima della mezzanotte di sabato 31 marzo ha preso fuoco.
 
Immediati gli interventi delle squadre antincendio di Nave e Caino coordinate dal corpo Forestale di Concesio e anche qui poi aiutati da un elicottero della Regione giunto in mattinata (vedi foto), col quale l’incendio è stato spento e l’area bonificata a pomeriggio inoltrato.