Incise nella pietra le «Ombre di via Brede»
di Andrea Alesci

Questo il titolo scelto per l'opera inaugurata sabato 31 marzo e presente all'interno del parco "2 aprile" di Bovezzo. Un monumento realizzato da Vinicio Momoli per ricordare le 5 persone morte nell'esplosione di una palazzina il 2 aprile 2000

 
Dopo i lavori dei giorni scorsi, ieri mattina (sabato 31 marzo) è stata inaugurata l’opera che ricorda le cinque persone che il 2 aprile 2000 persero la vita nell’esplosione di una palazzina di via Brede a Bovezzo (Roberto «Bobo» Archetti 44 anni, suo figlio Luca di 8, il 19enne Carlo Bonardi, Cristina Faccio 30 anni e Angelo Pizzuto 35 anni.
 
Un’inaugurazione molto partecipata dalla cittadinanza e introdotta dall’assessore alla Cultura e vicesindaco di Bovezzo, Nicola Fiorin: “L’evento di via Brede ha lasciato un segno nella storia della nostra comunità e con questo monumento vogliamo che quel segno non venga mai scordato, perché le persone strappate alla vita dodici anni fa possano continuare a vivere tra noi”.
 
L’opera, realizzata da Vinicio Momoli è stata installata nel parco urbano “2 Aprile”, che dal 2001 porta il nome di quella tragica data.
 
“Ora – ha detto il primo cittadino Antonio Bazzani – diamo continuità all’intitolazione del parco fatta dall’allora sindaco Giampietro Favalli e rendiamo visibile con quest’opera il ricordo di un passato che i cittadini di oggi e domani potranno sempre onorare”.
 
Benedetta dal parroco don Giuseppe Facconi, “Ombre di via Brede” (questo il titolo dell’opera) è stata realizzata in pietra bianca di Asiago e sotto le due vuote figure umane ricavate al suo interno dall’artista Vinicio Momoli, è stata posta un’iscrizione: “La pietra è la memoria storica dell’universo con il richiamo di quanto successo”. 
 
Nelle foto, dall'alto in basso: il monumento, il precedente momento della benedizione, l'opera vista all'interno del parco urbano "2 Aprile".