Insieme ad altri sette amici, i quattro stavano percorrendo con la motoslitta un tratto piuttosto pericoloso del Dosso dei Galli.
Già in occasione del processo di primo grado, i giudici avevano respinto la tesi dell´accusa che sosteneva come la tragica slavina fosse stata provocata dal passaggio delle motoslitte degli imputati, ritenuti dunque tutti responsabili a eccezione di una persona che viaggiava come passeggero.
Quella valanga, insomma, nelle valutazioni del giudice, poteva essersi staccata per cause indipendenti al passaggio delle motoslitte. La sentenza però era stata impugnata dalla Procura che si è ripresentata in appello chiedendo la condanna a un anno e dieci mesi.
Anche questa volta il tribunale ha prosciolto i sopravissuti. Al Maniva, in sintesi, si è trattato di tragica fatalità.