Tempi bui per i servizi assistenziali Civitas
di Erregi

La Comunità montana avrà a disposizione solo un milione e mezzo di euro, risorse pari alla metà rispetto allo scorso anno, per interventi e servizi sociali

 
Un taglio netto che preoccupa molti cittadini, specie quelli residenti nei comuni sotto i 3mila abitanti, che in Valtrompia non sono certo pochi, che temono sia la fine del grande lavoro di Civitas per il sostegno sociale della popolazione.
 
Parlando di Alta Valle, sono i comuni da Tavernole in su, compreso anche Lodrino, ad essere, finora, coinvolti nel progetto socio-assistenziale di Civitas, e scendendo lungo il Mella, si trovano “a rischio” anche Brione, Polaveno e Caino.
 
Non ci sono certezze nemmeno sul mantenimento degli attuali assistenti sociali, solo due, che fanno la spola per seguire i soggetti bisognosi a Collio, Bovegno, Irma, Lodrino, Marcheno, Polaveno, Brione e Caino.
 
La preoccupazione è per i soggetti sociali cosiddetti “deboli”, bambini e, soprattutto, anziani che già tremano davanti alla possibilità della mancanza di servizi come l’infermiere a domicilio o gli interventi a casa di fisioterapisti per la riabilitazione.
 
Le prospettive non sono delle più rosee e l’augurio è che quel milione e mezzo di euro venga speso con cognizione di causa, per agevolare i casi più critici e garantire almeno un minimo di continuità con quanto è già stato fatto.