A Lisbona per l'ultimo saluto ad Antonio Tabucchi
di Andrea Alesci

E' morto a 68 anni nella capitale portoghese, dopo breve malattia, lo scrittore toscano. Nato a Pisa nel 1943 e docente di letteratura portoghese a Siena, aveva legato la sua vita al Portogallo e al maestro Fernando Pessoa

 
Lisbona nel destino. Nella cittadina portoghese è morto ieri (domenica 25 marzo), all'età di 68 anni, lo scrittore Antonio Tabucchi. In quel Portogallo al quale si è sempre sentito legato, da quando la sua vita si intrecciò a doppio filo a quella dell’enigmatico, contraddittorio Fernando Pessoa, lo scrittore dai mille volti.
 
Nato a Pisa nel 1943 e docente di letteratura portoghese all’Università di Siena, Antonio Tabucchi esordì nella narrativa nell’anno 1975 con “Piazza d’Italia”, quindi “Il piccolo naviglio” (1978) e nel 1981 “Il gioco del rovescio”, dove emergono le atmosfere seducenti di esistenze vissute tra memoria e finzione, come nel vorticoso abbraccio tra reale e fantastico nelle storie del maestro Pessoa.
 
Dopo breve malattia, Antonio Tabucchi si è spento a Lisbona, in quella città che è stata nevralgica protagonista del suo romanzo storico “Sostiene Pereira” (poi trasformato film da Roberto Faenza con un’interpretazione di Marcello Mastroianni).
 
Giovedì i funerali proprio a Lisbona, dove viveva per sei mesi all’anno con la moglie Maria Josè Lancastre. 
 
Nelle foto, dall'alto in basso: Antonio Tabucchi, la statua di Fernando Pessoa per le strade di Lisbona.