Un anno di «Generazione Lumezzanese»
di Andrea Alesci

Nel mese di marzo 2011 nacque il gruppo facebook che ad oggi conta 3.500 iscritti, prendendo spunto per una riflessione online dalla questione del cesio 137 stoccato in un bunker in Valgobbia

 
Nato sotto il segno del cesio. Un po’ strano come incipit di qualsiasi cosa, perfino di un articolo. Eppure fu il cesio a smuovere le coscienze di alcuni giovani valgobbini e a dare principio a un movimento online che in questo mese di marzo compie un anno esatto.
 
Stiamo parlando di “Generazione Lumezzanese”, che giusto dodici mesi fa aprì i battenti come gruppo virtuale su facebook con una riflessione, poi diventata discussione intorno alla questione delle quantità di materiale contaminato da cesio 137 stoccato in un bunker all’interno di un’azienda di Lumezzane.
 
Da allora il gruppo ha continuato a crescere sino agli attuali 3.500 utenti iscritti, divenendo di fatto un vero e proprio motore di confronto online su ciò che di buono e di cattivo accade nella Valle del Gobbia.
 
Una viva realtà che sa muoversi con destrezza nel mondo 2.0, portandovi problemi, progetti, punti di vista e dibattiti quanto mai reali in una sorta di grande coscienza civile collettiva lumezzanese.
 
Un impegno che comincia già dal mattino con post su proverbi e modi di dire dialettali e si chiude alla sera con il momento musicale di “GL Radio”; qua e là si aprono discussioni su notizie del territorio lumezzanese, inframmezzate da sezioni fotografiche e varie rubriche riguardanti il lavoro, la poesia, la satira, con un occhio di riguardo a tematiche ambientali (vedi iniziative per la salvaguardia del Gobbia) che hanno a cuore il bene del proprio paese. Una moderna mistura di saggia intraprendenza giovanile.
 
Per trovare in facebook il gruppo basta digitare “Generazione lumezzanese”.