La verità sulle targhe alterne
di Erregi

Non sono state revocate perché i dati delle centraline erano migliorati, o meglio, sembrava che lo fossero, ma gli elementi erano solo parziali

 
Chiaramente nessun cittadino vorrà lamentarsi: i disagi creati dalle due settimane di circolazione a targhe alterne erano diversi, specie per chi lavora in zone della Valle poco servite dai trasporti pubblici, ma se si considera il fattore ambiente, la revoca dell’ordinanza non è un fatto da festeggiare.
 
Nella giornata di mercoledì, infatti, sembrava che i livelli di pm10 fossero scesi sotto il limite in tutte le centraline del territorio e, immediata la comunicazione della cosa dal Comune di Brescia a tutti i comuni dell’area critica, tra cui molti della Valtrompia, alla quale è seguita la revoca del provvedimento.
 
In realtà, però secondo i dati dell’ARPA i livelli di pm10 non erano affatto sotto i livelli d’allarme stabiliti dalla normativa:  52 microgrammi per metro cubo d'aria al Broletto, 53 a Sarezzo, 58 a Rezzato e 50 al Villaggio Sereno, al limite massimo.
 
Ma perché, viene da chiedersi, una volta resisi conto dell’errore o della leggerezza commessa, le targhe alterne non sono state ristabilite? Sembra che nemmeno i comuni firmatari dell’accordo credano che il provvedimento sia una soluzione valida al tasso di inquinamento e, da parte dei cittadini, lo stop al provvedimento, è stato quasi festeggiato.
 
A rafforzare la convinzione della poca credibilità delle targhe alterne, poi, c’è il fatto che i controlli sono stati, specie in Valtrompia, esigui e, inoltre i molti permessi di circolazione che le ditte potevano erogare ai dipendenti e la “scappatoia” del car-pooling hanno, di fatto, lasciato pressoché immutata la situazione traffico e, di conseguenza, la situazione inquinamento.
 
Riepilogando: le targhe alterne sembrano servire a ben poco e le domeniche a piedi continuano a non essere messe in atto, per un motivo o per l’altro, ma allora, ci si chiede, a cosa serve il protocollo d’accordo che i Comuni dell’area critica hanno stilato per circostanze come quelle attuali?
 
Chi mostra coscienziosità e rispetto verso l’ambiente, lo fa indipendentemente dagli accordi delle amministrazioni, ma chi, purtroppo, non se ne interesse, sembra, a questo punto, essere incoraggiato dalle decisioni dei Comuni, a non rispettare le norme imposte da loro stessi. E intanto, come recita proprio il volantino della campagna antinquinamento del Broletto…lo stiamo prendendo nei polmoni.