Veleggerà per sempre Lucio Dalla
di Andrea Alesci

Il cantautore bolognese si è spento oggi, colpito da un infarto nella cittadina svizzera di Montreux mentre preparava il concerto di domenica a Ginevra, quando avrebbe compiuto 69 anni

 
Per tutti rimarrà quel Gesù bambino nato il 4 marzo 1943. Se n’è andato al principio di quel mese che 68 anni fa lo vedeva nascere a Bologna. Se n’è andato con un tocco al cuore Lucio Dalla.
 
Si trovava a Montreux, in Svizzera, per preparare il concerto di domenica a Ginevra, quando il suo cuore ha smesso i battiti per consegnarlo all’eternità.
 
Emiliano di nascita e marinaio nel look e nell’animo, è cresciuto fra le note del jazz e i caldi suoni del sassofono, prima di trasformarsi in un eccellente pianista e un cantautore di fama mondiale.
 
Come una nave in bottiglia che galleggia per l’oceano la musica di Lucio Dalla è andata in ogni direzione, da “Attenti al lupo” a “L’anno che verrà”, “Piazza Grande”, “Ma come fanno i marinai”, “Anna e Marco”, “Bufalo Bill”, “Canzone”, “Caruso”. E quella “4 marzo 1943” che ha inciso la sua vita terrena.
 
In fondo, però, è difficile rinchiudere Lucio Dalla in un riassunto. Un po’ come il jazz. 
 
Qui sotto il video di "4 marzo 1943".
 
 

 

Nelle foto, dall'alto in basso: due immagini di Lucio Dalla e insieme all'amico e collega Francesco De Gregori.