I muti chiaroscuri di «The Artist»
di Andrea Alesci

La pellicola diretta dal francese Michel Hazanavicius concorre al premio Oscar come miglior film, mettendo in scena la parabola di una vita da attore muto nell'America del 1927

 
Un tuffo dove il cinema è più… bianco e nero. È un ritorno alle origini del cinema quello di “The Artist”, pellicola diretta da Michel Hazanavicius in corsa insieme ad altri otto film per il titolo di ‘Best Picture’ agli Oscar 2012.
 
Fra i chiaroscuri di un’America che vive l’anno 1927 sta sulla ribalta George Valentin (Jean Dujardin), famoso attore del cinema muto la cui carriera cambierà per un incidentale incontro con un’aspirante attrice.
 
Un’attrice (Bérénice Bejo) che George Valentin troverà al fianco in uno dei suoi film e che ben presto, con l’avvento del sonoro, lo farà passare nel buio corridoio dell’oblio.
 
Un film muto che vive di simboli, passaggi evocativi e una colonna sonora capace di svelare lo spettacolo di vite recitate ogni giorno dagli uomini. Per dirlo, a volte, non serve la parola.
 
Diretto dal parigino Hazanavicius, “The Artist” annovera nel cast Jean Dujardin, Bérénice Bejo, John Goodman, James Cromwell, Penelope Anne Miller. Durata 100 minuti.
 
Qui sotto il trailer del film.
 
 

 

Nelle foto, dall'alto in basso: l'immagine presente nella locandina, una sequenza del film, il regista Michel Hazanavicius.