La libertà del «diverso»
di Andrea Alesci

Sarà visitabile fino a martedì 21 a Villa Usignolo il percorso fotografico "(di)Versi, la libertà è diversità" realizzato da Manuel Colombo ed Eleonorita Acquaviva insieme a Stefania Balotelli, con la cura di Silvano Peroni

 
Spaventa sempre il diverso, quella devianza rispetto a una normalità impercettibilmente acquisita come “giusta”.
 
Così ci calano in una sorta di Spoon River delle diversità Manuel Colombo ed Elonorita Acquaviva che, con la collaborazione di Stefania Balotelli e la cura del “Gruppo fotografico Sarezzo” hanno allestito una mostra negli spazi di Villa Usignolo.
 
“(di)Versi, la libertà è diversità” è il titolo di questo viaggio fotografico nei meandri dell’animo umano con le immagini, la body art, la poesia e la musica.
 
“Diversi – spiega il fotografo Manuel Colombo – sono quelle categorie di persone che la società, i luoghi comuni e l’ignoranza hanno messo ai margini, etichettandoli inesorabilmente, ed erroneamente, come diverse. In questa mostra abbiamo identificato nove ‘diversità’, categorie di persone che, senza colpe dirette, vengono etichettate e marchiate. Inesorabilmente e senza via di scampo: anoressia, donne che hanno subito violenza/molestia, aborto, omosessualità, depressione, obesità, dipendenza, disoccupazione”.
 
Diversità tangibili e altre sottili ma allo stesso modo fatalmente presenti e trasformate dal senso comune in “categorie”. Un percorso che Manuel Colombo ed Eleonorita Acquaviva hanno ideato e messo in pratica per colpire, con l’aiuto delle parole di Stefania Balotelli, lo spettatore: messo a confronto diretto con persone “diverse” che lo guardano da pannelli a sfondo nero per stringerlo in un’ideale comunanza. Perché diversi lo siamo tutti.
 
La mostra “(di)Versi, la libertà è diversità” rimarrà aperta presso Villa Usignolo (via Verdi 60) da sabato 18 a martedì 21 febbraio (ore 10/12 e 15/18). 
 
Nelle foto, dall'alto in basso: Anzianità/vecchiaia, depressione, anoressia, omosessualità.