I colori e i profumi della fiera
di Andrea Alesci

Dopo i primi giri di giostra di venerdì sera, oggi entra nel vivo la fiera di San Faustino: nel weekend saranno 200 le bancarelle presenti per le vie del paese saretino, oltre a 47 attrazioni

 
Qualche bianco ricordo sui tetti fa da contorno quasi magico alla fiera di San Faustino che i bambini di tutta la Valle attendono con trepidante attesa ogni anno.
 
Un caravanserraglio di 47 attrazioni che riempiranno le strade di Sarezzo fino a martedì 21 febbraio, giorno di chiusura dedicato a bambini e ragazzi con i biglietti omaggio per salire sulle giostre dalle ore 13 alle 19.  Già nel Medioevo San Faustino e Giovita venivano ricordati in due feste: il 15 febbraio (data del martirio) e il 9 maggio (data della traslazione dei corpi nella chiesa di San Faustino Maggiore).
 
Così, nel corso del tempo il paese saretino cominciò in quei periodi ad animarsi, con le bancarelle ricche di merci che riempivano la piazza e ragazzi che correvano schiamazzanti per le vie del centro storico.
 
Poi, al carattere religioso della festa è andato affiancandosi nel corso dei secoli quello brioso della sagra paesana, arricchito già in passato da numerose bancarelle: quest’anno, però, saranno addirittura 200 quelle pronte a snodarsi nel weekend fra le vie Bailo, Zanardelli, IV Novembre, Dossena per congiungersi in piazza Cesare Battisti, in un mescolarsi di zuccherosi profumi che s’attaccano ai cappotti e si trasformano immediatamente in ricordi delle fiere passate, quelle a cui s’è partecipato da piccoli e quelle che affondano le radici in tempi più remoti, quando San Faustì era popolato da esibizioni di saltimbanchi, domatori di bestie, ballerine, acrobati e piccoli semplici giochi con cui trascorrere giornate di svago. Così un tempo, come adesso.