Asvt, la risposta dei sindaci alla Lega Nord
di Andrea Alesci

Mercoledì 8 febbraio i sindaci di centrosinistra si sono espressi contro le dichiarazioni del partito leghista che bollavano come un debito la realizzazione a Sarezzo della nuova sede dell'azienda di Valle

 
Nei giorni scorsi il partito della Lega Nord, dai livelli locali a quelli provinciali, ha tenuto una conferenza stampa in riferimento al progetto della nuova sede di Asvt che dovrà essere realizzata a Sarezzo, inserito in un più ampio sviluppo della società servizi e dello stesso territorio.
 
Ieri, in Comunità montana i sindaci di minoranza della Valtrompia hanno voluto rispondere alle affermazioni leghiste secondo cui la realizzazione della nuova sede dell’azienda di Valle sarebbe un debito sulle spalle dei cittadini, schierandosi compatti: Massimo Ottelli (Sarezzo), Antonio Bazzani (Bovezzo), Michele Gussago (Gardone), Tiziano Bertoli (Nave), Sergio Richiedei (Pezzaze), Stefano Retali (Concesio), Tullio Aramini (Bovegno) e il consigliere Antonella Montini per Brione.
 
“Innanzitutto – hanno dichiarato i sindaci –, sottolineiamo una presa di posizione prevaricatrice di un partito rispetto al patto di sindacato nel quale sono presenti la Comunità montana col suo presidente 16 sindaci della Valtrompia (ad eccezione di Polaveno e Brione) e con presidente il sindaco di Lumezzane Silverio Vivenzi. La riteniamo una vera ingerenza del partito della Lega Nord nei confronti dell’operato di competenza dei sindaci, un’occupazione di spazi prettamente amministrativi”.
 
La realizzazione della nuova sede ha origini ormai decennali: nel 2002 il dibattito politico di crescita della nostra azienda ha visto una programmazione articolata sia nel conferimento dei servizi da parte dei comuni, sia nello sviluppo dei servizi tecnologici del territorio valtrumplino (vedi depurazione/collettore, acquedotto di Valle, servizi di nettezza urbana, metanodotto); in quella sede si decise di dotarsi di una struttura definitiva, capiente e funzionale per tutte le attività dell’azienda, optando per Sarezzo e chiedendo all’amministrazione comunale di mettere a disposizione un’area baricentrica al territorio della Valtrompia.
 
Per tale scopo l’amministrazione saretina cedette l’area di via Repubblica, dove già insisteva un piano attuativo di 11.500 metri cubi a un prezzo estremamente conveniente per Asvt pari a 250mila euro, ben al di sotto del valore di mercato.
 
“Da allora – hanno continuato i sindaci – seguì un lungo iter che ha portato oggi a una progettualità concreta, che dà all’azienda la possibilità di avere un proprio e chiaro riferimento. Fuorviante è stato da parte della Lega riportare cifre a caso (vedi i 5 milioni di euro citati come spesa) dell’intera operazione e alcuni chiarimenti sono doverosi: il vero impegno per Asvt per una superficie complessiva di 1.600 metri quadrati è di 2 milioni 400mila euro, che si abbasseranno a circa 2 milioni di euro, perché l’azienda stessa sta trovando un accordo di compravendita per una superficie di 200 metri quadrati con un’associazione di importanza provinciale".
 
"In secondo luogo, la Lega cita canoni di locazione per immobili distribuiti in diversi paesi (80mila euro circa per una superficie di 400 metri quadrati su due sedi) contro un canone di leasing sicuramente superiore ma ancora da definire; la differenza sostanziale è che con la locazione non si patrimonializza, mentre con il leasing alla fine si diventa proprietari e quindi si incrementa il valore dell’azienda stessa. L’investimento non pregiudica affatto l’operatività per la programmazione che ci si è dati nel patto di sindacato su servizi importanti come la depurazione e l’acquedotto di Valle. Inoltre, non si tiene conto che retrocedere implica ad Asvt una penale nei confronti del Comune di Sarezzo valutata in qualche centinaia di migliaia di euro, essendo in atto una convenzione urbanistica con oneri di concessione già pagati".
 
"Sorprendono le prese di posizione di alcuni amministratori leghisti della Valtrompia: l’assessore della Comunità montana Mauro Sigurtà esprime parere che non corrisponde alle decisioni prese nel suo direttivo; vengono rivolte accuse di ulteriore cementificazione su un’area già destinata allo sviluppo, forse potremmo immaginare che anche questa è un’occasione per portare lavoro nella nostra Valle e se non lo fanno i nostri Comuni che sono virtuosi e possono contribuire a un rilancio dell’economia, chi lo può fare?”.
 
Una serie di considerazioni da parte dei sindaci di centrosinistra, pienamente soddisfatti del lavoro svolto dal CdA di Asvt e in particolar modo dal presidente Diego Toscani, e per i quali la nuova sede saretina rappresenterebbe una grande occasione per tutta la Valle, garantendo maggior efficienza organizzativa all’azienda al 51% di proprietà dei Comuni e al 49% controllata da A2A.
 
“A questo punto – hanno chiuso i sindaci – ci chiediamo che motivo abbia avuto la Lega Nord di sollevare tali affermazioni, proprio in vista delle gare d’appalto per il servizio dei rifiuti e del metanodotto; soprattutto, ci chiediamo quali siano le intenzioni di uomini della Lega come il vicesindaco di Brescia Fabio Rolfi, dato che il Comune che rappresenta è socio di maggioranza con Milano della società A2A. Se l’intenzione è quella di lasciare a se stessa Asvt, noi non ci stiamo ci muoveremo con risoluta fermezza perché non venga a mancare un’azienda legata al proprio territorio in un settore strategico come quello dei servizi”. 
 
Nelle foto, dall'alto in basso: tre rielaborazioni al computer di come apparirà la sede, l'attuale area nel Comune di Sarezzo.