Li chiamavano opposti estremismi
di Aldo Vaglia

Chi uscirà vincitore dai vandalismi romani? Di sicuro c’è chi perde. Perdono l’intelligenza, la ragione, la libertà, la democrazia.

Chi uscirà vincitore dai vandalismi romani?
Coloro che sfruttano gli scontri per propaganda e per nascondere l’incapacità a governare, o i violenti acefali che trasformano una giusta e sacrosanta manifestazione in una devastante azione criminale che mette a ferro e fuoco una città?
 
Di sicuro c’è solo chi  perde.
Perde l’intelligenza, la ragione, la libertà, la democrazia.
Questa agonia, da basso impero, ci impegolerà per anni e niente fa sperare in una uscita dalla crisi forte e indolore.
Pur senza le nostre meschinità, non c’è molto da stare allegri nemmeno in Europa e negli Stati Uniti. Noi alla crisi internazionale aggiungiamo la pochezza della classe dirigente.
 
Se si entra in una spirale di violenza e gli opposti estremismi si confrontano da posizioni diseguali, con una parte che siede in un governo inamovibile e l’altra che spacca le vetrine e la testa dei poliziotti, ciò che dovrà subire la maggioranza silenziosa, seduta davanti alla televisione, non sarà molto diverso da quello che accadrà alle piazze democratiche che non possono esprimere le proprie ragioni.
Imbavagliate dall’informazione ufficiale e espropriate dalla cieca violenza dei facinorosi le nuove generazioni che facilmente hanno individuato i problemi che attanagliano le società moderne, senza un luogo per esprimersi, saranno facile preda della peggiore politica o dell’ antipolitica criminale.
 
Moro e Berlinguer sono oggi sostituiti da Gasparri, la Russa, Cicchitto, lo stesso Andreotti con tutte le sue pecche non aveva certo il senso dello stato che ha Berlusconi e l’opposizione non era fatta da Casini, Bersani, Di Pietro, Vendola.
Con tutta la buona volontà, pensare che la difesa dello stato da eventuali attacchi terroristici possa essere fatta da un’alleanza di costoro, non è realistico, come non  lo è credere al salvatore straniero.
 
La conquista della democrazia è un processo lungo e difficile la perdita è facile e breve.