Romeo
di Ezio Gamberini

Per fortuna da qualche anno sono disponibili quei piccoli auricolari che permettono di parlare al telefonino con le mani libere, oltre ai “viva voce” sulle autovetture; sono una trovata davvero straordinaria.

 
Così, se mi incontra qualcuno mentre pare che io parli da solo, o gesticolo furiosamente e me la prendo con frenesia, pensa sicuramente che stia utilizzando l’auricolare di cui sopra.
Il problema è che quegli aggeggi non so come si usano e non li ho mai utilizzati; io parlo proprio da solo, anche quando cammino per strada, o mentre sono al volante.
Se per caso qualche raro “troglodita” mi guarda male pensando che sia pazzo, allora porto la mano all’orecchio, me lo copro e faccio finta di comunicare veramente con un interlocutore.
E se al semaforo mi scrutano con curiosità mentre al volante, da solo, mi accaloro con me stesso, allora scuoto la testa e rivolgo un gesto sconsolato in direzione dell’immaginario microfono del “viva voce”, come a dire: “Non capiscono niente!”. Che ci devo fare?
 
Io continuo imperterrito con il mio Nokia preistorico, ho ormai perso il conto degli anni che ha.
E’ il modello immediatamente successivo a quelli formato gigante, con l’antennina che dovevi estrarre dall’apparecchio.
Se mi si rompe sono rovinato! Però ho imparato a spedire i messaggini, che cerco di ridurre al minimo, cosicché talvolta le mie risposte si limitano ad un “!” per confermare, “?” per ottenere maggiori informazioni, o al massimo “Ok”.
T9, Facebook, Twitter? Per carità!
Ho appreso come utilizzare la posta elettronica e la gestione delle mail, soprattutto per necessità lavorative, e penso che sia sufficiente per sopravvivere.
 
Ogni giorno, quando torno a casa dal lavoro e scendo dalla macchina per aprire il cancello e la basculante del garage, mi accoglie festosamente Romeo, il simpatico Carlino che abita di fronte: “Bau, bau, grrr, bau, grrrrr, bau, bau”, cioè “Ciao, oggi qui al villaggio tutto a posto. Sì, il postino è già passato. A domani!”.
Frega tanto a Romeo di Facebook, di spread ed euribor che salgono e scendono.
E i bund tedeschi cosa sono, roba da mangiare, wȕrstel e crauti?
 
Un altro anno è passato.
Questo si chiama 2012, che per qualche giorno ti confonde, poi ti ci abitui, pian piano, e quando hai preso confidenza sei già nel 2013.
Forse.
Perché i Maya hanno predetto che a dicembre 2012 il mondo finirà.
Nooo! Proprio quest’anno, con la recessione e gli indici del Prodotto Interno Lordo in diminuzione dello 0,5%...
Speriamo si siano sbagliati, e che tutto avvenga nel 2013, quando le previsioni dicono di un lusinghiero PIL che s’incrementerà dello 0,3%!